Riprendiamoci il contratto/72FIOM NEWSA cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantierilunedì, 10 maggio 2004
Fiat
Melfi. Dopo 21 giorni di lotta raggiunto l’accordo Fincantieri.
La trattativa riprende il 20 maggio.
I
lavoratori di Melfi. Ce l’hanno fatta! Adesso tocca a noi Nell’incontro
del 7 maggio, la Fincantieri ha presentato alle delegazioni sindacali un nuovo
documento, che contiene vari capitoli della trattativa (relazioni sindacali,
organici appalti e decentramento, sicurezza e ambiente, trattamenti aziendali
specifici) ad eccezione del salario, l’argomento che sarà affrontato per
ultimo. La
delegazione della Fiom giudica contraddittorio il documento aziendale. Da un
lato, infatti, la Fincantieri accetta le nostre proposte di modifica al testo
presentato in precedenza su temi di primaria importanza: gli organici, la legge
30, l’introduzione di un sistema di timbrature per il controllo dell’orario
di lavoro dei lavoratori delle terze ditte. Dall’altro, invece, nel documento
compaiono per la prima volta formulazioni assolutamente inaccettabili relative
alla costituzione di due commissioni di studio e si insiste nell’idea
sbagliata di colpire con una penalizzazione salariale i lavoratori assenti per
malattia. La
delegazione della Fiom ha chiarito che la controparte deve rimuovere questi
ostacoli se si vuole che la trattativa imbocchi la dirittura finale. La
Fincantieri si è riservata di rispondere. Ma è significativo che la stessa
azienda abbia chiesto che il prossimo incontro, fissato per il 20 maggio,
affronti subito le ultime difficoltà, per poi diventare no-stop fino alla
definizione di una intesa. BUONE
NOTIZIE DA MELFI Nel
frattempo una notizia di straordinaria importanza arriva dalla Fiat di Melfi.
Dopo 21 giorni di lotta, nelle prime ore di domenica, è stato raggiunto un
accordo che verrà sottoposto oggi alle assemblee e nei prossimi giorni al voto
dei lavoratori della Fiat di Melfi. “La
lotta ha pagato”, è stato il primo commento di Gianni Rinaldini, il
segretario generale della Fiom, il sindacato che è stato fin dall’inizio di
questa vicenda a fianco dei lavoratori in lotta. L’accordo prevede un aumento
di 105 euro a regime, che parifica i salari di Melfi a quelli del resto della
Fiat e un nuovo sistema di turni, che cancella la cosiddetta “doppia
battuta”, la ripetizione dello stesso turno per due settimane consecutive,
mentre i provvedimenti disciplinari della Fiat dovranno essere riesaminati in
sede di stabilimento.
IL
MESSAGGIO VIENE ANCHE DA MELFI: LA
DEMOCRAZIA E IL CONFLITTO SONO
GLI STRUMENTI PER VINCERE |