Riprendiamoci il contratto/68FIOM NEWSA cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo FincantieriLunedì, 26 aprile 2004
La polizia aggredisce i lavoratori della Fiat di Melfi Adesso
Basta!!! il 28 sciopero nazionale di 4 0re A Melfi 5
mila lavoratori della Fiat e dell’indotto prendono il 20% in meno di stipendio
rispetto a tutti gli altri lavoratori italiani della Fiat, lavorano il 20% in più
e devono fare il turno di notte per 15 giorni continuativi. In 12 mesi hanno
ricevuto 5 mila lettere di provvedimenti disciplinari, alcuni delegati sindacali
sono stati licenziati. Dopo anni di
richieste, scioperi e referendum unitari, hanno deciso di fare sul serio. La
Fiat ha risposto con la chiusura più totale e con la richiesta di sconfessare e
condannare gli scioperi. Nella notte tra venerdì e sabato Fim, Uilm e Fismic
hanno firmato con la Fiat un altro accordo separato che scaricava i lavoratori
in lotta. Il governo invece di svolgere un ruolo di mediazione ha scelto di
appoggiare le spinte più oltranziste della Fiat. “Siamo
operai non delinquenti” Il mattino
del 26 aprile la Fiat e il governo hanno chiesto alle forze dell’ordine di
attaccare i lavoratori in sciopero. Di fronte alle cariche i lavoratori si sono
seduti in terra gridando: “Siamo operai non delinquenti”. Sul sito di
“Repubblica” e di altri quotidiani sono pubblicate fotografie
impressionanti: si vedono i caschi blu della polizia che caricano a testa bassa
i lavoratori a mani alzate. Ci sono stati una decina di feriti, ma i presidi
continuano anche se si temono altre cariche. L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto in una situazione di pressoché totale consenso dei lavoratori di Melfi verso lo sciopero. L’azione repressiva ha uno scopo opposto a quello dichiarato di garantire una fantomatica libertà di lavoro; anche dopo le cariche sono entrati nello stabilimento solo poche decine di capi reparto. La repressione ha lo scopo di intimidire i lavoratori in lotta e colpire il diritto costituzionale allo sciopero. Non
ERA PIU’ successo da 30 anni! In
un paese democratico non si aggrediscono i lavoratori che chiedono un salario
normale, un orario di lavoro normale, ritmi e turni normali. Quanto
sta accadendo a Melfi si configura come un gravissimo attacco ai diritti di
tutti i lavoratori e allo stesso principio costituzionale che garantisce la
libertà sindacale. Per
questo la segreteria della Fiom ha proclamato per mercoledì
28 aprile 4 ore di sciopero per tutti i metalmeccanici
su tutto il territorio
nazionale. Durante lo sciopero si svolgeranno manifestazioni e presidi in ogni
provincia. |