Riprendiamoci il contratto/64FIOM NEWSA cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantierimartedì 23 marzo 2004
Le
comunicazioni di Fincantieri nel comitato consultivo di ieri a Roma
Si
è svolto ieri l’incontro del comitato consultivo aziendale,. nel corso del
quale la direzione di Fincantieri ha risposto alle nostre domande sull’assetto
societario e sulle prospettive dell’azienda. -
In primo luogo, l’azienda ha confermato che si è ridotta dal 17 al 7 per
cento la quota del pacchetto azionario controllata dalle banche. Infatti, alcuni
tra gli istituti finanziari che nel ’99 avevano acquisito quote di proprietà
della Fincantieri sono usciti, mentre altri sono rimasti. A giudizio
dell’azienda, questo fatto influisce solo in termini quantitativi
sull’assetto proprietario del gruppo e non rende necessari nuovi ingressi.
Fintecna, che per conto del Tesoro detiene le azioni Fincantieri, è rientrata
in possesso delle quote dimesse dalle banche. -
In
secondo luogo, l’azienda ha dichiarato che si è attenuata la spinta alla
privatizzazione, soprattutto considerando che le dimensioni e la complessità di
un gruppo come Fincantieri rendono oggi improponibile la sua collocazione sul
mercato. A questo proposito, l’amministratore delegato ha chiarito che bisogna
impedire qualsiasi spezzettamento del gruppo. Per quanto riguarda l’ipotesi di
costruzione intorno alla Fincantieri di un polo industriale dei trasporti, è
stato completato lo studio di fattibilità industriale. Questo studio non dice
nulla su come reperire le risorse finanziarie e, quindi, le decisioni
strategiche restano nella mani dell’azionista, cioè del governo.
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In
terzo luogo, la Fincantieri ha presentato un quadro dei carichi di lavoro e
delle prospettive del gruppo sul mercato, dal quale non sono emerse sostanziali
novità rispetto a quanto ci era stato comunicato nei precedenti incontri.
Nonostante l’atteggiamento dell’azienda appaia improntato all’ottimismo,
si confermano le nostre preoccupazioni per l’assenza di nuovi ordini nel
settore delle navi da crociera e per gli effetti negativi per l’area militare
che sono determinati dai continui rinvii dell’accordo italo-francese sul
programma delle fregate. Per l’area dei trasporti, invece, è stata
sottolineata l’importanza della commessa di cinque navi traghetto (3
acquisite, più 2 in opzione) per la Finlandia, che aprono nuove prospettive di
mercato nell’Europa del Nord. |