Riprendiamoci il contratto/61FIOM NEWSA cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri3 marzo 2004 La valutazione del coordinamento nazionale Fiom del 2 marzo Da
Fincantieri risposte insufficienti Quella
che si sta svolgendo è una vera trattativa. Nell’ultimo incontro la
Fincantieri ha messo sul tavolo le sue carte. Il coordinamento nazionale Fiom,
anche sulla base dei risultati delle assemblee, valuta ancora insufficienti le
risposte dell’azienda. La trattativa deve perciò fare significativi passi
avanti: questa è la condizione per arrivare, in tempi brevi, a un accordo che
corrisponda alle legittime aspettative dei lavoratori. Pre-contratto La vertenza per il pre-contratto ha prodotto un primo risultato: Fincantieri ha dichiarato di essere disponibile a concordare un aumento salariale in cifra fissa. Al contrario, sulla legge 30, è ancora da acquisire una clausola che ne subordini l’applicazione all’accordo preventivo con le Rsu e con tutti i sindacati. L’azienda è disponibile a prevedere un’informazione alle Rsu, riservandosi però il potere unilaterale di decidere. Nei cantieri navali il ricorso alla legge 30 aggiungerebbe altra precarietà alla già vastissima area precaria degli appalti.
organici
appalti E SICUREZZA Siamo ancora in attesa di risposte da Fincantieri sugli assetti societari e sulla privatizzazione. L’azienda non intende più definire per accordo gli organici di gruppo e di stabilimento, che sono in continuo calo a causa della terziarizzazione di molte attività indirette, e pretende mano libera sugli appalti. Si può fare un accordo che non definisca il rapporto tra organici e appalti in Fincantieri? Si può fare un accordo che non riduca la frammentazione delle ditte e che non riqualifichi sul piano industriale l’area degli appalti? Noi abbiamo avanzato proposte precise e praticabili e attendiamo risposte. Sono, invece, positive e da sviluppare alcune aperture sulla questione della sicurezza. Salario Il nostro obiettivo, condiviso dai lavoratori, è chiaro: il contratto aziendale deve dare più salario e salario più certo. Per questo è necessario consolidare una quota consistente del premio di produttività; l’apertura dell’azienda sul consolidamento di 20 punti è un primo passo nella direzione giusta, ma ancora insufficiente. La proposta di Fincantieri di istituire un nuovo parametro per misurare la crescita di produttività di ogni cantiere, da un lato non dà certezza agli aumenti salariali e, dall’altro, rischia di rendere strutturali le attuali differenze. E’
assolutamente inaccettabile qualsiasi proposta che abbia un intento punitivo con
la decurtazione della busta paga per i lavoratori malati, infortunati e assenti. Il
coordinamento nazionale Fiom sollecita Fincantieri a dare risposte più
convincenti. Se nel prossimo incontro queste risposte non ci saranno è gia
prevista la ripresa della mobilitazione generale in tutti gli stabilimenti di
gruppo. |