Riprendiamoci il contratto/60

FIOM NEWS

A cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri

20 febbraio 2004

I risultati dell’incontro con Fincantieri del 18 e 19 febbraio

 

Si discute su tutto, primi spiragli

ma la trattativa è ancora in alto mare

Campagna d’informazione della Fiom

 

Nell’incontro del 18 e 19 febbraio sono stati esaminati in modo approfondito i capitoli delle due piattaforme. Fincantieri ha risposto nel merito su tutti i punti. L’azienda ha fatto alcune aperture significative, nello stesso tempo però su molti punti chiave ha dato risposte negative o ha proposto soluzioni non accettabili.

La trattativa è partita, quindi, ma è ancora in alto mare perché gli esiti sono tutti da verificare. Per concluderla positivamente e in tempi stretti sono necessarie due condizioni: che il negoziato si sviluppi senza pregiudiziali e che l’azienda faccia concreti passi avanti su alcuni nodi decisivi.

 

APERTURA DI FINCANTIERI SUL SALARIO DEL PRE-CONTRATTO

Per la prima volta, l’azienda dichiara che è disponibile a concordare un aumento salariale in cifra fissa per rispondere alla richiesta della Fiom sul pre-contratto. Per il momento l’azienda non parla di quantità, ma l’apertura è importante.

Sull’altro tema fondamentale, relativo alla lotta contro la precarizzazione del lavoro e alla legge 30 è invece ancora tutto da discutere. La Fiom ha ribadito la richiesta di una clausola generale, che subordini l’eventuale applicazione della legge all’accordo con le Rsu e con tutti i sindacati, e la necessità di discutere come sostituire il contratto di formazione-lavoro, cancellato dalla legge, garantendo ai lavoratori neo-assunti i diritti e le certezze sulla trasformazione del loro contratto in un contratto a tempo indeterminato.

 

ORGANICI E APPALTI 

Sui temi aziendali il confronto è cominciato sul modello organizzativo. Sugli organici Fincantieri rifiuta di assumere impegni per il futuro e vuole comunicare solo il livello degli organici di stabilimento anno per anno. L’azienda riconosce che il ricorso agli appalti in deroga ha ampiamente superato il limite del 25% fissato per accordo e per legge. Tuttavia, continua a chiedere mano libera. Per questa ragione finora ha in sostanza respinto o eluso tutte le nostre richieste sul nodo degli appalti. Ci sono state, invece, alcune risposte sia pure parziali in tema di sicurezza.

 

IL SALARIO AZIENDALE

Sul premio di redditività l’azienda è disponibile ad abbassare l’attuale scalone annuo del 5%, ma su questa voce non vorrebbe aggiungere denaro fresco. 

Sul premio di programma è disponibile ad aumentarne il valore e sembra anche non contraria a migliorare le modalità del pagamento, che noi chiediamo che avvenga il mese successivo al raggiungimento dell’obiettivo

Le maggiori difficoltà riguardano il premio di produttività.

L’azienda è disposta a consolidare 20 punti per tutti. Si tratta di una disponibilità positiva, ma ancora del tutto insufficiente.

Invece, Fincantieri rifiuta di abolire il meccanismo di calcolo della produttività, anche se riconosce che questo ha determinato ingiustizie e contraddizioni insostenibili. E avanza una proposta che: 

  1. da un lato prevede il mantenimento dell’attuale meccanismo, senza metterci sopra altri soldi;
  1. dall’altro prevede l’introduzione di un quarto parametro, che dovrebbe misurare il recupero di produttività cantiere per cantiere, e crea una nuova scala di stabilimento di 5 punti di recupero, vincolando i nuovi aumenti a questa scala.

Se dovessimo adottare questa soluzione sarebbero penalizzati sia i cantieri che hanno già raggiunto i 35 punti, sia quelli che sono sotto i 30 e per i quali l’obiettivo dei 35 punti si è dimostrato impossibile da raggiungere.

La proposta dell’azienda, quindi, non soltanto non risolve le contraddizioni che l’attuale meccanismo ha prodotto, ma rende strutturali e permanenti le differenze. Ed è quindi inaccettabile per queste ragioni.

 

GLI ALTRI PUNTI

Le risposte sugli altri punti:

-            si’ a trasformare in cifra fissa la specificità di stabilimento per i lavori disagiati e gravosi;

-            per le trasferte aumento del rimborso forfettario;

-            no all’aumento delle indennità di turno;

-            si’ a rivedere il trattamento per la 5ª erp;

-            no a verifiche semestrali sull’inquadramento;

-            si’ a un forfait per compensare le prestazioni al sabato degli ex 6º e 7º livelli.

L’azienda, inoltre, insiste nell’intenzione di istituire un premio di presenza per colpire le assenze per malattie brevi. La Fiom ha nuovamente ribadito che considera tale richiesta assolutamente non accettabile.

 

IL GIUDIZIO DELLA FIOM

Nel complesso, quindi, la trattativa registra qualche apertura importante ma dimostra anche che ci sono grandi scogli da evitare per arrivare a una conclusione che i lavoratori possano apprezzare in modo positivo. Per questo motivo la Fiom ha chiesto che il negoziato proceda ed è stato fissato un nuovo incontro per il 10 e 11 marzo.

Il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri ha valutato i risultati dell’incontro e considera necessaria una campagna d’informazione, di coinvolgimento e di mobilitazione dei lavoratori. Per questo nella prossima settimana saranno programmate assemblee dei lavoratori in tutti gli stabilimenti, riunioni delle Rsu e dei comitati degli iscritti, una capillare campagna di informazione su tutti i punti della trattativa.

Il coordinamento nazionale Fiom si riunirà nuovamente il 2 marzo per valutare l’andamento delle assemblee e i risultati di questa campagna, per decidere eventuali altre iniziative di mobilitazione dei lavoratori e per mettere a punto le proposte della Fiom per lo sviluppo della trattativa.