Riprendiamoci il contratto/59FIOM NEWSA cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri13 febbraio 2004
I
risultati dell’incontro dell’11 e 12 febbraio Aperta
la trattativa Fincantieri
ha cominciato a rispondere Si
prosegue il 18 e il 19 Con
l’incontro dell’11 e 12 febbraio la trattativa Fincantieri è finalmente
entrata nel vivo. L’azienda ha presentato un quadro, piuttosto preoccupante,
delle sue prospettive e ha dato alcune prime risposte sul merito delle due
distinte piattaforme presentate dalla Fiom e dalla Fim e Uilm. Ma solo i
prossimi incontri, a partire da quello già previsto per il 18 e 19 febbraio,
potranno permetterci un giudizio complessivo sull’andamento del negoziato. Le
prospettive del gruppo Le
informazioni di Fincantieri sui carichi di lavoro sono allarmanti. Già dal
quarto trimestre di quest’anno tre cantieri (Marghera, Ancona, Castellammare)
risentiranno di significativi vuoti di lavoro, mentre nel 2005 la sofferenza per
la mancata acquisizione di nuovi ordini potrebbe coinvolgere progressivamente
l’intero gruppo, in tutti e tre i settori (cruise, trasporti e militare).
Commesse che venivano date per acquisite sembrano sfumate, le trattative in
corso con gli armatori appaiono per ora di esito incerto, mentre la costruzione
dell’unica nave acquisita (la terza per Costa) sarà distribuita addirittura
su cinque diversi stabilimenti. La
Fincantieri ci ha anche presentato un quadro complesso e problematico della
situazione aziendale. Il massiccio turn-over degli ultimi anni, con la
conseguente perdita di professionalità e competenze, ha creato difficoltà al
ciclo produttivo e, secondo l’azienda, è stata la causa di un ricorso agli
appalti (oltre il 50% nelle attività di scafo) che oltre a travolgere i limiti
stabiliti da leggi e contratti, ha anche creato pesanti difficoltà alla
gestione dei processi produttivi. La
direzione di Fincantieri ha riconfermato l’unità e l’integrità del gruppo
nelle sue attuali missioni produttive come obiettivo strategico e fattore di
competitività nel mercato delle costruzioni navali. Sono state, invece,
smentite le ipotesi relative a una riconversione di Ancona nel settore degli
yacht di grandi dimensioni. Tuttavia, rimane nebulosa la prospettiva complessiva
di Fincantieri, soprattutto per ciò che riguarda l’assetto societario e la
privatizzazione. Infatti, le notizie sul ritiro di alcune banche dal capitale
sociale di Fincantieri e la sempre più evidente difficoltà di tradurre in un
credibile progetto industriale l’ipotesi di Finmeccanica 2, che resta l’idea
di fondo del gruppo dirigente della società, rendono più confuse e rischiose
le stesse prospettive industriali del gruppo. LE
RISPOSTE DI FINCANTIERI L’azienda
ha ribadito la volontà di trattare su tutti temi contenuti nella piattaforma
della Fiom e di escludere qualsiasi ipotesi di accordi separati. Tuttavia, le
prime risposte sulle nostre richieste non sono state, almeno per il momento,
particolarmente incoraggianti. Infatti, Fincantieri sembra intenzionata a
mantenere l’impianto del vecchio accordo, in particolare per il premio di
risultato, limitandosi solo ad alcuni correttivi. Viceversa, la Fiom ha chiesto
l’abolizione del meccanismo di calcolo della produttività che non ha
ridistribuito ai lavoratori i reali incrementi di produttività e ha determinato
differenze immotivate tra i cantieri e tra le aree dello stesso cantiere.
Su
altri temi centrali della trattativa, come gli appalti, la sicurezza e il
salario, l’azienda non ha ancora presentato proposte precise, anche se ne ha
preannunciate alcune. La
Fiom ha dichiarato assolutamente inaccettabile l’introduzione di un premio di
presenza, che è stato proposto dall’azienda. Dovrà, invece, essere
attentamente verificata la disponibilità, già dichiarata da Fincantieri, di
stabilire una quota di salario fisso e non variabile nell’ambito della
contrattazione di secondo livello. Così come dovranno essere confermate le
parziali aperture sull’inquadramento, lo straordinario per gli ex 6° e 7°
livello, l’indennità per i lavori gravosi, le trasferte. SI
VA AVANTI LA PROSSIMA SETTIMANA Il
prossimo incontro, fissato per il 18 e 19 febbraio, servirà ad approfondire
tutti i temi e, quindi, anche a consentirci di capire come proseguirà il
negoziato. La verifica della prossima settimana è quindi particolarmente
importante. Al termine della sessione il coordinamento nazionale Fiom del gruppo
Fincantieri valuterà le risposte dell’azienda e deciderà le modalità e i
tempi delle iniziative di mobilitazione necessarie per dare un sostegno alla
trattativa e giungere, in tempi brevi, a un accordo positivo. DEMOCRAZIA
E CONFLITTO GLI
STRUMENTI PER VINCERE
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