Riprendiamoci il contratto/41

FIOM NEWS

A cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri

 SIAMO QUASI A 300 ACCORDI

 50.000 METALMECCANICI HANNO IL PRECONTRATTO

 

Buone notizie dal fronte dei pre-contratti

Evidentemente le minacce del ministro Giovanardi, che ha chiesto al ministro degli Interni Pisanu l’intervento della polizia contro i metalmeccanici, o le dichiarazioni deliranti dell’eurodeputato Renato Brunetta, che definisce “eversivi” gli scioperi della Fiom, non sono riusciti a fermare la macchina dei pre-contratti che è in movimento.

Nell’ultima settimana sono stati firmati altri 73 accordi, per un totale di 294 pre-contratti, che riguardano oltre 50 mila metalmeccanici. L’area in cui l’accordo separato è messo in mora è ormai un pezzo consistente della categoria. I pre-contratti si diffondono in tutta Italia. Si è firmato il primo accordo al Sud, nella provincia di Taranto. Si firmano accordi in Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre crescono i pre-contratti in Lombardia, in Toscana, nella provincia di Torino e in Emilia-Romagna. All’inizio gli accordi avevano riguardato soprattutto medie aziende, tra i 100 e i 200 addetti. Ora arrivano le intese con grandi aziende, sia parte di società multinazionali, sia con ruoli importanti dentro la Federmeccanica e la Confapi. 

Nel frattempo aumenta anche il numero delle imprese coinvolte dalla campagna della Fiom. Sono aperte 1.868 vertenze, che riguardano più di 405.000 lavoratori. Le vertenze toccano l’intero territorio nazionale; sono più diffuse nel centro-nord, ma cominciano ad affermarsi anche nel Mezzogiorno. Sono coinvolti anche i grandi gruppi (Zanussi, Fincantieri, Agusta, Abb, Alstom, Piaggio, Merloni, Marcegaglia ecc.). In tutto il settore degli elettrodomestici (Zanussi, Merloni, Candy, Whirlpool) sono aperte le vertenze ed è in programma uno sciopero nazionale di settore.

Alcune centinaia le aziende, intanto, hanno aperto la trattativa per il pre-contratto. Molte altre, pur non aprendo il negoziato, affermano che l’accordo separato è stato un errore da parte delle loro associazioni. Vi sono casi in cui le associazioni territoriali delle imprese, pur rifiutandosi di sottoscrivere le intese, prestano assistenza alle aziende durante le trattative, con un oggettivo riconoscimento della crisi dell’accordo separato.

Federmeccanica e Confindustria hanno sbagliato i conti. I metalmeccanici non hanno ingoiato l’accordo separato e stanno lottando, azienda per azienda, per riprendersi il contratto. Lo sciopero generale di venerdì può dare ulteriore forza a tutti. 

 

Senza democrazia non c’è contratto

 

il 7 novembre sciopero generale di 8 ore E manifestazione a Roma

 

PER I LAVORATORI DEL GRUPPO FINCANTIERI  CHE PARTECIPERANNO ALLA MANIFESTAZIONE L’APPUNTAMENTO E’ IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA

(fermata metro linea A “Repubblica”)

 

5 novembre 2003