Riprendiamoci il contratto/19

FIOM NEWS

A cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri

 

Fincantieri fa orecchie da mercante ma l’accordo taglia salari va cambiato

 

Dopo le decisioni del governo in materia di inflazione programmata non ci sono più alibi. Già prima l’aumento previsto dall’accordo separato non garantiva i salari dei metalmeccanici dall’inflazione reale. Ma adesso, dopo che il governo ha portato l’inflazione programmata per il 2003-2004 dal 2,7% al 4,1%, l’aumento concordato da Federmeccanica con Fim e Uilm tiene i salari addirittura sotto il livello dell’inflazione programmata. E’ uno scandalo sul quale è necessario intervenire. I metalmeccanici italiani, a causa degli accordi separati, rischiano di subire una penalizzazione salariale che non paragoni. Per questa ragione la Fiom ha chiesto la riapertura dei negoziati di tutti i contratti nazionali (Federmeccanica, Confapi, Cooperative), mentre cresce il fronte dei pre-contratti. 

 

Autoconvocazione mercoledì a Trieste

Di fronte a tutto questo, e ancora di più davanti agli scioperi che coinvolgono direttamente il gruppo, il comportamento di Fincantieri è incomprensibile, perché si fonda su una negazione della realtà. E’ evidente che la richiesta della Fiom di un pre-contratto è giustificata e sostenuta dai lavoratori. Ma la direzione Fincantieri fa finta di niente, si chiude in un silenzio ostinato e non risponde neppure alle richieste di incontro. Il messaggio, muto, è tuttavia chiarissimo: la democrazia non conta, gli scioperi non servono, il padrone sono io. Un atteggiamento di sfida nei confronti dei lavoratori che avrà l’effetto di provocare un inasprimento del conflitto sociale.

Il coordinamento nazionale Fiom ha perciò deciso di autoconvocarsi il 23 luglio, a Trieste, dove ha sede la direzione del gruppo per fare il punto sullo stato della vertenza e sulle sue prospettive, ma anche per protestare contro l’assurdo e arrogante atteggiamento assunto da Fincantieri.

 

Verso il pre-contratto anche in Wärtsilä

Si allarga intanto la campagna per i pre-contratti: ogni giorno altre aziende si uniscono a un fronte che ha già superato ampiamente le mille imprese. Si riunisce oggi, a Trieste, il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Wärtsilä per definire la proposta di pre-contratto che verrà sottoposta ai lavoratori subito dopo le ferie. Il gruppo Wärtsilä, circa 1400 addetti, è costituito dallo stabilimento di Trieste, la ex Grandi Motori, la fabbrica di motori più grande d’Europa, e dalla rete delle Basi (Genova, Livorno, Napoli, Messina, Taranto, Venezia) dislocate sulle coste italiane. Wärtsilä produce motori che vengono installati anche sulle navi costruite dalla Fincantieri.

  

Le elezioni della Rsu a Palermo

Si è votato nel cantiere di Palermo per il rinnovo delle Rsu. Il risultato delle elezioni è stato influenzato in modo pesante da forme di voto di scambio, che non si erano mai verificate neppure in una realtà come quella siciliana. La Fiom (142 voti) è stata scavalcata dalla Uilm (160 voti); la Fim si è fermata a 75 voti, seguita dalla Cisal (59) e dalla Ugl (13). La precedente Rsu era costituita da 12 delegati (4 Fiom, 4 Uilm, 3 Fim, 1 Cisal). La nuova Rsu, costituita da 9 delegati, è così composta: 3 alla Fiom, 3 alla Uilm, 2 alla Fim, 1 alla Cisal.