Giovedì 10 dicembre 2009, ore 12.00.

Manifestazione nazionale dei lavoratori della cantieristica.

Dichiarazione di Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom


 

La manifestazione di oggi è il segno della mobilitazione dei lavoratori della cantieristica perché, al di là di tutte le parole, impegni veri per garantire il lavoro ai cantieri non ce ne sono.

Siamo di fronte a una situazione del settore che si sta aggravando, perché se non si acquisiscono commesse adesso c’è il rischio che il 2010 e il 2011 siano ancora peggio dell’anno in corso, con un aumento della cassa integrazione e il rischio che interi cantieri vengano messi in discussione.

Al Governo chiediamo una cosa precisa: investimenti pubblici. Quegli stessi investimenti che i governi stanno facendo in tutto il mondo per sostenere la cantieristica in un momento come questo.

Per adesso ci hanno risposto che sarebbe bello, ma che i soldi non ci sono. Questo è inaccettabile, così si rischia di mandare al macero un settore industriale strategico.

C’è anche una responsabilità delle aziende e in particolare della Fincantieri, che hanno passato quest’ultimo anno a chiedere più efficienza e produttività ai lavoratori anche quando non erano in grado di farla, invece di affrontare i problemi legati alla crisi. Un ritardo grave delle aziende che hanno pensato di risolvere tutto con la competitività sul costo del lavoro – ed è bene ricordare che abbiamo perso commesse nei confronti della Germania, cioè del paese con il più alto costo del lavoro – e soprattutto un ritardo enorme del Governo che allo stato attuale non ha ancora definito un piano per il settore.

Questa manifestazione è solo l’avvio della mobilitazione, ce ne saranno altre se le cose non verranno risolte.