Cassa integrazione per i lavoratori.

Nuovi dirigenti per Isotta Fraschini: quali strategie per il rilancio?

 

Dopo la richiesta di cassa integrazione avanzata da Isotta Fraschini, si è svolto il 6 ottobre, a Genova, - su richiesta delle Oo.Ss. – un incontro tra l’azienda e le strutture nazionali e territoriali Fim, Fiom, Uilm del gruppo Fincantieri, oltre alla Rsu, per esaminare la situazione, le prospettive e gli interventi per il rilancio dello stabilimento di Bari. La richiesta di ricorso alla Cig, motivata con lo scarico di lavoro determinato dalla mancata conclusione della commessa iraniana, sarà discussa in un incontro a livello territoriale.

La direzione generale del gruppo ha informato i sindacati di aver cambiato il vertice di Isotta Fraschini, con la nomina di un nuovo presidente, l’ing. Molinari, e di un nuovo amministratore delegato, l’ing. Rosetani, provenienti dall’area militare della Fincantieri. L’azienda, riconoscendo di intervenire in ritardo, presenta questi avvicendamenti come dimostrazione della volontà di Fincantieri di investire su un rilancio di Isotta Fraschini.

I nuovi dirigenti hanno individuato le cause delle attuali difficoltà in tre elementi (scarsità dei volumi, insoddisfacente redditività, scarsa competitività), che già da diversi anni erano stati indicati come i problemi da affrontare e risolvere.

La delegazione sindacale ha denunciato le responsabilità di Fincantieri che negli ultimi anni ha – di fatto - considerato lo stabilimento di Bari come un corpo estraneo al resto del gruppo. La Rsu e i coordinatori nazionali Fim, Fiom, Uilm hanno sopratutto sottolineato il mancato rispetto degli impegni assunti nell’accordo del 2004 in tema di investimenti. Ad oggi non è stato speso neppure un euro dei 4,5 milioni previsti per Isotta Fraschini e ciò ha portato a conseguenze prevedibili e a suo tempo denunciate: scarsa affidabilità e mancanza di sviluppo dei prodotti. In questa situazione l’aumento dei costi di garanzia si mangia, ogni anno, una quota crescente degli utili di esercizio.

A questo proposito, l’azienda considera indispensabile un investimento per un nuovo processo di validazione dei motori, da aggiungere a quelli già stabiliti dall’accordo che vengono riconfermati. L’azienda ha inoltre dichiarato che vuole cercare un partner industriale del settore allo scopo di aumentare i volumi.

Gli orientamenti aziendali relativi alla nuova linea di Marine Systems, che dovrebbe utilizzare le sinergie tra Isotta Fraschini e la Meccanica di Riva Trigoso, dovrebbero finalmente essere presentati al coordinamento sindacale in un prossimo incontro. In specifico per Isotta Fraschini la delegazione sindacale ha chiesto all’azienda un piano con scadenze certe per il rispetto degli accordi esistenti e di mettere nero su bianco l’ammontare degli investimenti aggiuntivi. In assenza di questi riscontri concreti, infatti, i sindacati si sono riservati di dare una valutazione complessiva sulle strategie aziendali.

Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm

Roma, 9 ottobre 2006