Cassa integrazione per i lavoratori. Nuovi dirigenti per Isotta Fraschini:
quali strategie per il rilancio? Dopo
la richiesta di cassa integrazione avanzata da Isotta Fraschini, si è
svolto il 6 ottobre, a Genova, -
su richiesta delle Oo.Ss. – un incontro tra l’azienda e le strutture
nazionali e territoriali Fim, Fiom, Uilm del gruppo Fincantieri, oltre
alla Rsu, per esaminare la situazione, le prospettive e gli interventi per
il rilancio dello stabilimento di Bari. La richiesta di ricorso alla Cig,
motivata con lo scarico di lavoro determinato dalla mancata conclusione
della commessa iraniana, sarà discussa in un incontro a livello
territoriale. La
direzione generale del gruppo ha informato i sindacati di aver cambiato il
vertice di Isotta Fraschini, con la nomina di un nuovo presidente, l’ing.
Molinari, e di un nuovo amministratore delegato, l’ing. Rosetani,
provenienti dall’area militare della Fincantieri. L’azienda,
riconoscendo di intervenire in ritardo, presenta questi avvicendamenti
come dimostrazione della volontà di Fincantieri di investire su un
rilancio di Isotta Fraschini. I
nuovi dirigenti hanno individuato le cause delle attuali difficoltà in
tre elementi (scarsità dei volumi, insoddisfacente redditività, scarsa
competitività), che già da diversi anni erano stati indicati come i
problemi da affrontare e risolvere. La
delegazione sindacale ha denunciato le responsabilità di Fincantieri che
negli ultimi anni ha – di fatto - considerato lo stabilimento di Bari
come un corpo estraneo al resto del gruppo. A
questo proposito, l’azienda considera indispensabile un investimento per
un nuovo processo di validazione dei motori, da aggiungere a quelli già
stabiliti dall’accordo che vengono riconfermati. L’azienda ha inoltre
dichiarato che vuole cercare un partner industriale del settore allo scopo
di aumentare i volumi. Gli
orientamenti aziendali relativi alla nuova linea di Marine Systems, che
dovrebbe utilizzare le sinergie tra Isotta Fraschini e Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm Roma, 9 ottobre 2006 |