Coordinamento nazionale Fiom gruppo Fincantieri

Il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri si è riunito il 17 ottobre 200, a Genova, per fare il punto sulla vertenza per il pre-contratto. Al termine dei lavori, conclusi dal Segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, è stato approvato a larghissima maggioranza questo documento.

 

 Documento Finale

I lavoratori della Fincantieri hanno risposto bene all’appello della Fiom di dare una marcia in più alla vertenza per il pre-contratto, per stringere i tempi e arrivare a una conclusione positiva. Il 10 ottobre un’eccezionale mobilitazione, che si è intrecciata con gli scioperi contro il decreto del governo sull’amianto, ha bloccato tutti gli stabilimenti del gruppo. Manifestazioni davanti alle navi in bacino, cortei interni e proteste di fronte alle direzioni di stabilimento, presidi alle portinerie dei cantieri con il blocco delle merci. I lavoratori hanno dato una prova di forza e di compattezza.

E’ giunto il momento che la direzione della Fincantieri prenda atto della volontà dei lavoratori di proseguire nella vertenza, con maggiore determinazione e forme di lotta più incisive, fino alla realizzazione del pre-contratto. I lavoratori della Fincantieri e delle ditte di appalto sperimentano sulla loro pelle un modello produttivo fondato su bassi salari e precarietà selvaggia. Hanno quindi un motivo in più per chiedere che venga superato l’accordo separato che è basato sugli stessi principi: salari che non vengono neanche difesi dall’inflazione e introduzione di maggiore precarietà. Ecco perché i lavoratori scioperano con modalità mai attuate in precedenza nei cantieri.

L’azienda deve riflettere e compiere l’atto necessario a sbloccare la vertenza: l’apertura di un confronto. Per porre fine al conflitto, non esistono strade alternative alla trattativa e all’accordo. Se la Fincantieri persiste in un atteggiamento di chiusura ad oltranza, si assume la responsabilità delle conseguenze di questa scelta: un inasprimento della lotta con inevitabili effetti sui programmi di produzione.

Per dare continuità alla vertenza per il pre-contratto il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri dichiara:

- mercoledì 29 ottobre uno sciopero nazionale di 3 ore, da effettuare con modalità tali da ottenere il blocco dell’attività produttiva per l’intera giornata in tutto il gruppo;

- la necessità di sviluppare la campagna per il pieno rispetto delle norme contrattuali e di legge in materia di appalti e sicurezza;

- la necessità di proseguire l’astensione dalle prestazioni di lavoro straordinario e dalle flessibilità per rendere più efficaci le altre forme di sciopero.

Il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri rivolge, inoltre, un appello a tutti i lavoratori per una grande partecipazione ai due prossimi appuntamenti:

- lo sciopero generale del 24 ottobre, promosso dalle confederazioni Cgil, Cisl, Uil in difesa delle pensioni;

- lo sciopero nazionale dei metalmeccanici del 7 novembre, con manifestazione a Roma, promosso dalla Fiom per generalizzare la lotta per i pre-contratti; i lavoratori della Fincantieri sfileranno tutti insieme nella manifestazione di Roma.

I coordinamenti nazionali della Fim e della Uilm hanno annunciato l’intenzione di aprire la procedura per il rinnovo dell’accordo integrativo. Il coordinamento nazionale della Fiom sottolinea che l’apertura della procedura e la presentazione di piattaforme per la contrattazione di secondo livello possono avvenire solo nel rispetto delle regole vigenti, che prevedono il voto delle Rsu, co-titolari con le organizzazioni sindacali della contrattazione di secondo livello.

Il Coordinamento nazionale della Fiom ribadisce che il pre-contratto non è sostitutivo del contratto aziendale e che intende rinnovare l’accordo di Gruppo, che scade alla fine dell’anno.