Riprendiamoci il contratto/6

 

Siamo partiti bene

Continuiamo così

 

I lavoratori della Fincantieri, dopo aver approvato la piattaforma per il pre-contratto nel referendum del 24 e 25 giugno, con gli scioperi di questa settimana hanno dato una prima forte risposta all’arroganza di Fincantieri. La direzione aziendale, respingendo la richiesta di incontro avanzata dal coordinamento nazionale Fiom del gruppo, ha voluto nello stesso tempo manifestare la propria indisponibilità a discutere sulle richieste avanzate e la propria volontà di negare al nostro coordinamento la titolarità contrattuale. Con questo atteggiamento la Fincantieri cerca di replicare la stessa linea adottata dalla Federmeccanica, che non ha mai voluto trattare sulla piattaforma della Fiom e, alla fine, ha firmato l’accordo separato con Fim e Uilm.

Ma i lavoratori della Fincantieri hanno chiaramente fatto capire che non si arrendono al sopruso dell’accordo separato, un episodio che non ha eguali in nessun Paese europeo, e che vogliono conquistare un pre-contratto. I lavoratori hanno dimostrato questa loro volontà con due atti concreti:

- la partecipazione e il voto favorevole nel referendum;

l’adesione agli scioperi che hanno coinvolto tutti gli stabilimenti del gruppo.

Nei cantieri si sta verificando una importante novità. Una nuova generazione di operai, impiegati e tecnici sta sperimentando per la prima volta forme di lotta incisive come gli scioperi articolati, il presidio delle portinerie, il blocco delle merci in entrata e in uscita. I giovani, che sono ormai il soggetto determinante nei cantieri, toccano con mano l’efficacia di queste forme di lotta che incidono sulla produzione e nello stesso tempo, pur costando un sacrificio ai lavoratori, danno alla lotta la possibilità di durare fino a quando l’azienda sarà costretta a fare il pre-contratto.

Il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri, al termine di questa prima settimana di mobilitazione, rivolge prima di tutto un ringraziamento a tutti i lavoratori che hanno partecipato agli scioperi, dando così forza alla piattaforma approvata nel referendum. Il coordinamento nazionale Fiom invita i lavoratori a proseguire in questa lotta e proclama pertanto:

- un pacchetto di 5 ore di sciopero, da effettuare nella settimana dal 7 all’11 luglio, che dovranno essere gestite in modo articolato negli stabilimenti per ottenere la massima pressione sulla produzione;

 

la prosecuzione del blocco totale delle prestazioni di lavoro straordinario e delle flessibilità, che è uno strumento indispensabile per rendere ancora più efficaci gli scioperi articolati.

 

Il Coordinamento nazionale Fiom

del Gruppo Fincantieri

Roma, 4 luglio 2003