Il sindacato chiede garanzie sulla privatizzazione di Fincantieri

intervista a Sandro Bianchi (coordinatore nazionale Fiom cantieristica navale), su  Lloyd’s List del 22 ottobre 2002

 

Il sindacato dei lavoratori metalmeccanici ha chiesto al management di Fincantieri e al governo di garantire che il gruppo non venga frammentato e venduto pezzo a pezzo quando sarà privatizzato il prossimo anno, scrive Justin Stares.

La richiesta della Fiom  fa seguito al fatto che tre degli otto stabilimenti di Fincantieri presto resteranno senza lavoro e rischiano la chiusura con un nuovo acquirente privato. Senza nuove commesse i cantieri di Ancona, Castellammare di Stabia e Palermo avranno completato le costruzioni in portafoglio entro la metà del 2003. Questi tre cantieri hanno tradizionalmente lavorato per la costruzione di navi da trasporto convenzionali, che come nel resto d’Europa sono state duramente aggredite dalla concorrenza dei cantieri asiatici. ì

Il coordinatore nazionale della Fiom , Sandro Bianchi, ha dichiarato che i sindacati e l’azienda hanno messo in calendario per il 7 novembre un incontro per discutere questo problema. “Siamo preoccupati per questi tre cantieri, che non avranno più lavoro in primavera – ha detto Bianchi - e dovremmo aggiungere alla lista anche il cantiere di Sestri, che si troverà  senza lavoro dalla metà del prossimo anno”.

Bianchi ha detto che il governo italiano e Fincantieri dovrebbero assicurare che l’azienda venga privatizzata mantenendo l’unità del gruppo. “Anche se nell’immediato il settore delle navi convenzionali presenta difficoltà, sarebbe un errore se l’attuale crisi venisse usata come pretesto per uscire dal settore”. “A più lungo termine, con la crescente congestione dei trasporti via terra e aria, ci sono prospettive per questo tipo di navi. Questa sfida deve essere raccolta”.

I sindacati vorrebbero vedere Fincantieri inserita  dentro Finmeccanica, la società quotata in borsa. “Finmeccanica è già proprietà di privati per il 70% - ha detto Bianchi – Questa sarebbe la soluzione più efficace per acquisire l’intero gruppo Fincantieri”.

“Il governo ha deciso di privatizzare Fincantieri, senza guardare ai possibili compratori”. E, date le dimensioni del gruppo, è difficile immaginare che possa essere acquistato da una società cantieristica straniera, ha dichiarato Bianchi.

In base all’attuale portafoglio ordini, la Fincantieri di Ancona sta costruendo per l’anno prossimo una gas carrier per l’armatore Carbofin,  come pure parti della portaerei Andrea Doria, l’ammiraglia della flotta della Marina italiana. Il cantiere di Castellammare di Stabia,nei pressi di Napoli, consegnerà, entro la prossima estate, l’ultima delle due ro-ro per Grimaldi e un traghetto per la Tirrenia. In Sicilia, il cantiere di Palermo deve consegnare il prossimo anno due car carriers Grimaldi e ha inoltre un contratto con la Tirrenia per il refitting delle navi della linea “strade romane”. Il cantiere di Palermo ha anche un considerevole lavoro di riparazione navale.

Giovanni Romano, che dirige l’area di business delle navi da trasporto e dei traghetti ha dichiarato: “l’attuale carico di lavoro ci copre fino alla metà del prossimo anno; noi stiamo  trattando nuove commesse che speriamo di concludere entro quest’anno”.

In passato Fincantieri ha distribuito il suo carico di lavoro tra i cantieri per fronteggiare gli alti e i bassi dei diversi settori di attività. Il cantiere di Sestri è stato di recente dedicato alla costruzione di navi passeggeri.

Il governo italiano non ha fatto alcun annuncio riguardo le modalità della privatizzazione di Fincantieri.