CRONOLOGIA EVENTI. SETTEMBRE 1969


In questa sezione vengono riportati i maggiori eventi dell’Autunno caldo, suddivisi per mese da settembre a dicembre.

All’inizio di ogni mese vengono evidenziate le ore di sciopero (generale, provinciale o articolato) e il numero delle manifestazioni più significative svolte in quel determinato periodo.

Per ogni mese viene riportato il giorno, il luogo e l’avvenimento, e il collegamento alla scheda relativa.

 

SETTEMBRE 1969

Ore sciopero e manifestazioni settembre:

 

72 ore totali di sciopero metalmeccanici privati e pubblici

2 scioperi nazionali di 24 ore, uno per i privati e uno per i pubblici

48 ore di sciopero dei metalmeccanici pubblici e privati di Torino e provincia

Dalle 3 alle 8 ore di sciopero articolato dei metalmeccanici privati all'interno dello sciopero di quelli pubblici di 24 ore del 16 settembre

Manifestazione dei metalmeccanici pubblici e privati a Torino del 25 settembre delle industrie del nord Italia

 

Data

Luogo

Evento

 

2-8 settembre

Torino

Vertenza Fiat - Sospesi 6.700 operai alla Mirafiori e blocco produzione per lo sciopero senza preavviso alle Officine 32 e 33 di ottocento operai non indetto dai sindacati confederali - Ondate di scioperi dall’inizio della Vertenza Fiat - I lavoratori sospesi arrivano a 28.000 - L’ 8 settembre riprende la produzione alla Fiat

2-26 settembre

Milano

Vertenza Pirelli - Scioperi e blocco produzione contro gli scioperi per aumento premio di produzione promossi dai Cub (Comitati unitari di base) - L’azienda decide la serrata dello stabilimento Bicocca - Il 26 settembre riprende l’attività dell’azienda.

Ripercussioni politiche e sindacali delle due Vertenze.

2 settembre

Napoli

Occupato il cantiere navale Fiart di Baia per il licenziamento di 45 operai. Interrogazioni parlamentari di Psi e Dc.

8 settembre

Roma

Inizio trattativa rinnovo Contratto metalmeccanici delle aziende private (Confindustria) subito interrotta per la pregiudiziale della Confindustria sulla contrattazione aziendale - Proclamazione di uno sciopero generale per l’11 settembre di Fiom, Fim e Uilm.

Motivi della rottura: la contrattazione integrativa aziendale.

La piattaforma rivendicativa Ccnl.

8 settembre

 

Nascono i nuovi strumenti unitari: i delegati di linea e di reparto.

9 settembre

 

Si allarga il fronte degli scioperi - Due milioni di lavoratori in agitazione. Interrotte le trattative anche per edili, laterizi e chimico-farmaceutici.

11 settembre

 

Sciopero nazionale metalmeccanici aziende private di ventiquattro ore.

12 settembre

Roma

Rottura trattativa rinnovo Contratto metalmeccanici partecipazione statale - Annuncio sciopero generale il 16 settembre - Le trattative riprenderanno il 18.

12-18 settembre

 

Sciopero edili di quattro giorni (12, 13, 17 e 18 settembre).

14 settembre

Napoli

Occupazione cantieri navali Fiart di Baia (Napoli) - Interessamento dei politici - Solidarietà Consiglio comunale di Bacoli.

16 settembre

 

Sciopero nazionale metalmeccanici partecipazione statali di 24 ore - Sciopero articolato tra le tre e le otto ore per ogni dipendente dei metalmeccanici privati.

18 settembre

Roma

Nuova rottura trattative Contratto metalmeccanici partecipazione statale.

19 settembre

 

Allargamento piattaforma rivendicativa sindacati - Diritto alla casa e contro il carovita.

22-27 settembre

 

Terza settimana settembre di scioperi - Riguardano metalmeccanici, chimico-farmaceutici, ospedalieri, cementieri, lavoratori del gas e dei laterizi.

25 settembre

Torino

Manifestazione metalmeccanica delle aziende del nord Italia, in concomitanza con la manifestazione sciopero di 48 ore (25-26/9) dei metalmeccanici di Torino e provincia.

25 settembre

Bacoli (Na)

Occupazione municipio di Bacoli di sessanta operai dei cantieri navali Fiart di Baia.

26 settembre

Milano

Ripresa attività e riapertura fabbrica Pirelli-Bicocca.

28 settembre

 

Attacco a Donat Cattin, ministro del Lavoro.

29 settembre

 

Si rompono le trattative anche con la Confapi, l’associazione padronale delle piccole fabbriche.

 

2-8 settembre - Vertenza FIAT

L’avvenimento che fa da precursore all’Autunno caldo è la Vertenza Fiat che ha inizio i primissimi giorni di settembre a una settimana dalle trattative del rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Il 2 settembre la direzione della Fiat sospende 6.700 operai alla Fiat Mirafiori di Torino. La decisione è stata presa dopo che ottocento operai delle Officine 32 e 33 (dove si fabbricano parti meccaniche per le auto) hanno improvvisamente bloccato la produzione con uno sciopero «selvaggio» per le mancate risposte a delle richieste operaie legate all’applicazione dell’accordo del giugno ‘69. Gli operai vengono definiti dalla stampa conservatrice «maoisti» o «filo-cinesi» e operano al di fuori delle direttive confederali. La direzione della Fiat sospende e mette in cassa integrazione non solo gli operai di quelle officine ma anche quelle «a valle» perché, secondo l’azienda, lo sciopero selvaggio ha provocato il mancato approvvigionamento agli altri reparti. Con questa giustificazione, nei giorni successivi la direzione Fiat arriva a sospendere fino a 28.000 operai. Questa decisione provocherà ondate di scioperi (non solo a Torino, ma per solidarietà anche nelle filiali Fiat di Milano, Firenze e Roma) e ripercussioni politiche su scala nazionale alla vigilia dell’inizio della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici privati, prevista per l’8 settembre. Il motivo principale addotto dalla stampa progressista e dagli stessi sindacati, alla decisione della direzione della Fiat è che con questa azione l’azienda intende dare un duro avvertimento ai sindacati sul principio della contrattazione integrativa aziendale che infatti sarà la pregiudiziale con la quale verranno subito bloccate le trattative lo stesso giorno di inizio. Di parere opposto la stampa conservatrice che invece accusa i sindacati di iniziare le trattative con un atteggiamento aggressivo e intimidatorio.
Dopo vari incontri separati e azioni di convincimento da parte del sindacato confederale sui gruppi contestatari, a partire dal 6 settembre la Fiat comunica ai sindacati che comincerà a ritirare gradualmente le sospensioni. L’8 settembre, il giorno dell’inizio della trattativa, riprende la produzione alla Fiat.

 

2-26 settembre, Milano - Vertenza Pirelli

Negli stessi giorni di settembre, si sviluppa un’altra vertenza a Milano, quella della Pirelli-Bicocca dove la direzione dell’azienda applica una «serrata» contro i lavoratori in agitazione per l’aumento del premio di produzione, molto simile nei modi e nelle giustificazioni a quella della Fiat. Inoltre anche alla Pirelli l’agitazione viene promossa da rappresentanti dei sindacati di base (denominati Cub - Comitati unitari di base) e quindi non direttamente collegabili ai sindacati confederali con le inevitabili ripercussioni politiche e sindacali. Ondate di scioperi vengono organizzate contro le decisioni aziendali del blocco della produzione non solo a Milano ma anche nelle filiali di Napoli della Pirelli.

Ripercussioni politiche delle due Vertenze

Le Vertenze della Fiat e della Pirelli provocano un terremoto sia sindacale che politico. Interrogazioni parlamentari per chiarire la situazione alla Fiat vengono richieste non solo dal Pci e dal Psiup ma anche dal Psi e dalla Dc. Il ministro del Lavoro Donat Cattin istituisce un’indagine con l’Ispettorato del Lavoro e i carabinieri per la Fiat e manda il sottosegretario Toros a Milano per verificare la delicata situazione. Il ministro del Lavoro giudica l’operato della Fiat e della Pirelli un fatto grave da un punto di vista sociale e politico, dal momento che per il ministro l’atteggiamento delle direzioni aziendali viene visto più come un attacco politico al sindacato che non una risposta «tecnica» ai problemi sollevati dagli scioperi come vogliono far credere gli imprenditori. La questione della Pirelli è oggetto anche della Commissione lavoro del Senato dove numerosi parlamentari si sono espressi con interventi a favore degli operai e contro il comportamento dell’azienda. Le tre confederazioni sindacali chiedono un immediato intervento del ministro e una chiara posizione nei confronti del gravissimo provvedimento. Replica polemica della Confindustria con una nota dove si afferma che alla Pirelli vige la violenza e la distruzione vandalica non il diritto di sciopero e l’azienda è stata costretta ad intervenire.

Ripercussioni sindacali delle due Vertenze

Nel sindacato confederale si apre la questione della rappresentanza sindacale, dell’autodisciplina (alla Pirelli avvengono episodi di violenza e di danneggiamento degli impianti) e del pericolo dello scavalcamento di questi gruppi che inducono una pressione sui sindacati confederali per un atteggiamento più duro nei confronti delle scelte aziendali in vista del rinnovo dei contratti. Ondate di scioperi vengono proclamati alla Fiat e alla Pirelli (inizialmente dai sindacati di base e poi dai confederati). Entrerà nella storia lo slogan che ben rappresenta l’importanza di queste due vertenze: «Agnelli-Pirelli ladri gemelli».

 

2 settembre, Napoli - Occupazione cantieri navali Fiart di Baia (Napoli)

I cantieri navali Fiart di Baia vengono occupati dalle maestranze in segno di protesta per il licenziamento di quarantacinque operai (su un totale di duecento dipendenti). L’occupazione inizia il 2 settembre. Interrogazioni parlamentari vengono presentate dalla Dc e dal Psi. La direzione della Fiart afferma in una lettera che i licenziamenti sono stati necessari per la flessione del mercato e dall’ultimazione di alcune commesse statali e non da motivi di rappresaglia nei confronti dei lavoratori per aver costituito le commissioni interne, come falsamente vengono accusati.

 

8 settembre, Roma - Inizia la trattativa per il rinnovo del Contratto metalmeccanici aziende private che viene subito interrotta. Proclamazione dello sciopero generale per l’11 settembre.

L’8 settembre riprende la produzione alla Fiat e nello stesso giorno cominciano le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo dei metalmeccanici delle aziende private nella sede della Confindustria a Roma. Nel documento approvato dal Comitato centrale della Fiom del 7 settembre si afferma che l’attacco sferrato dal padronato nella Fiat si riproporrà nelle trattative e il sindacato deve essere pronto alla lotta. Le trattative per il nuovo Contratto nazionale vengono quasi subito interrotte: le federazioni metalmeccaniche della Cgil, Cisl e Uil proclamano un primo sciopero nazionale della categoria per giovedì 11 settembre. Dal 9 viene sospesa ogni prestazione di lavoro straordinario. I metalmeccanici delle aziende private sono circa un milione: lo sciopero è esteso anche ai trecentomila dipendenti delle aziende a partecipazione statale per le quali l’inizio delle trattative è prevista per mercoledì 10.

Motivi della rottura - Contrattazione integrativa aziendale

Il punto di rottura si è venuto a creare nella questione delle «premesse» contenute nel vecchio contratto (quello del ’66 che scade alla fine del ’69). Il contenuto di quelle «premesse» ha un valore fondamentale ai fini dell’interpretazione del contratto collettivo per delimitare l’area lecita della contrattazione integrativa aziendale. In particolare al punto terzo delle premesse si afferma che «al sistema contrattuale corrisponde l’impegno delle parti di rispettare e di far rispettare ai propri iscritti per il periodo di validità del contratto generale, le norme integrative di settore e quelle aziendali da esso previste; le associazioni industriali sono impegnate all’osservanza di queste condizioni mentre i sindacati si impegnano a non promuovere e a intervenire perché siano evitate azioni o rivendicazioni intese a modificare o integrare quanto ha formato oggetto di accordo». La sottoscrizione formale di questa norma come primo atto delle trattative per il nuovo contratto, avrebbe messo le tre confederazioni in imbarazzo di fronte alla base contestataria. Dopo la Vertenza Fiat i sindacati confederali cercano di non perdere, ma anzi di affilare l’arma della contrattazione integrativa aziendale. I datori di lavoro vogliono sapere inoltre quale sarà il costo che deriverà dalle rivendicazioni avanzate dalla categoria. Queste dovrebbero, se accolte, provocare un aumento del costo del lavoro di categoria del 36-38 per cento. Quello precedente comportò un aumento del 10-12 per cento; quello del 1963 un aumento del costo del lavoro del solo 7 per cento.

PIATTAFORMA RIVENDICATIVA DEI SINDACATI

 

8 settembre - Nascono i nuovi strumenti unitari: i delegati di linea e di reparto

Secondo le indicazioni di Fiom, Fim e Uilm nascono i nuovi comitati di lotta: i delegati di linea e di reparto e i comitati unitari di fabbrica come espressione diretta di gruppi di lavoratori col compito di vigilare sulle condizioni ambientali ed organizzative del lavoro, di mantenere uno stretto contatto con i lavoratori e di organizzare le varie iniziative decise dai sindacati.

 

9 settembre - Si allarga il fronte degli scioperi - Due milioni di lavoratori in agitazione - Interrotte le trattative anche per edili, laterizi e chimico-farmaceutici

Dopo quelle per gli edili e i metalmeccanici delle aziende private si rompono il 9 settembre anche le trattative per i contratti dell’industria dei laterizie e dei chimico-farmaceutici. Sulla rottura delle trattative tra l’Associazione dei costruttori edili e i sindacati, la Fillea-Cgil precisa che le trattative erano iniziate già il 31 luglio scorso quindi la rottura non è stata precipitosa come accusano gli imprenditori, ma dovuta alle resistenze padronali per un nuovo contratto che corrisponda alle aspettative e alla rivendicazioni dei lavoratori in un settore in forte aumento, dove i costruttori stanno realizzando alti profitti mentre i salari dei lavoratori dell’edilizia sono rimasti pressoché fermi negli ultimi anni a livelli troppo bassi.

 

11 settembre - Sciopero nazionale metalmeccanici privati

Lo sciopero nazionale di metalmeccanici delle aziende private svoltosi per ventiquattro ore a partire dall’11 settembre, è stato proclamato dopo la rottura delle trattative dei metalmeccanici della Confindustria. Lo sciopero ha avuto, secondo i sindacati, adesioni plebiscitarie. Per gli operai la media nazionale avrebbe superato il novantacinque per cento, mentre per gli impiegati si aggirerebbe sul settanta per cento. Gli industriali hanno fornito alcune cifre indicative sull’andamento dello sciopero: Fiat di Torino: operai al 72,9 per cento e impiegati del 10,8 per il primo turno; alla Lancia di Torino del 64 per cento, alla Lancia-Chiavasso del 98 per cento; alla Nebiolo del 95 per cento, per fare alcuni esempi. A Milano l’Assolombarda ha dichiarato astensioni che hanno superato il 90 per cento specialmente nelle aziende maggiori. A Genova la partecipazione è stata dell’85 per cento fino a punte del cento per cento. A Bologna la media è stata dell’84,40 per cento. A Roma ha raggiunto il 65 per cento fra gli operai e il 28 per cento per gli impiegati. A Firenze l’astensione è stata totale per gli operai e assai elevata fra gli impiegati.

 

12 settembre, Roma - Rottura trattativa rinnovo Contratto metalmeccanici partecipazione statale - Annuncio sciopero nazionale 16 settembre

Mentre da lunedì 8 sono interrotte le trattative per il nuovo Contratto dei metalmeccanici delle aziende private il 12 vengono interrotte anche quelle appena iniziate delle aziende a partecipazione statale. Un comunicato dell’Intersind dichiara che la delegazione si è trovata di fronte a richieste così inaspettatamente onerose sulla riduzione dell’orario di lavoro da dover chiedere un rinvio della trattativa a giovedì 18, ma i rappresentanti dei sindacati non hanno accetto la sospensione della trattativa e hanno annunciato un primo sciopero nazionale dei metalmeccanici pubblici per martedì 16. Le trattative saranno tuttavia riprese giovedì 18 settembre.

 

12, 13, 17 e 18 settembre - Sciopero degli edili di quattro giorni

Il primo sciopero nazionale è stato proclamato dai sindacati dei lavoratori edili. Interessa migliaia di aziende di diverse dimensioni e oltre 850.000 tra operai e impiegati che dal 7 settembre hanno sospeso a tempo indeterminato tutte le prestazioni straordinarie e festive. I sindacati edili rilevano che la rottura delle trattative per i rinnovo del contratto è dovuta al chiaro intento degli imprenditori di procrastinare la piattaforma rivendicativa in particolare sulle questioni dell’orario di lavoro, la contrattazione articolata, le qualifiche, i diritti sindacali.

 

14 settembre, Napoli - Occupazione cantieri navali Fiart di Baia (Napoli) - Interessamento dei politici - Solidarietà Consiglio comunale di Bacoli

I cantieri della Fiart di Baia vengono occupati dalle maestranze, in segno di protesta per il minacciato licenziamento di quarantacinque operai. La protesta è iniziata il 2 settembre. Negli operai crescono le preoccupazioni di cui sono resi interpreti il segretario nazionale del Psi De Martino e gli onorevoli Lezzi, Caldoro e Di Nardo che hanno presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio. Una delegazione socialista si è recata nei cantieri dove è stato assicurato un interessamento del Psi per la difesa dei livelli di occupazione. L’on. Ianniello (Dc) si è incontrato con il sottosegretario Toros, mentre il Consiglio comunale di Bacoli, ha approvato un ordine del giorno nel quale manifesta la ferma volontà di sostenere la lotta dei lavoratori della Fiart che si oppongono ai licenziamenti.

 

16 settembre - Sciopero nazionale dei metalmeccanici partecipazione statale

Il calendario degli scioperi riguarda almeno ottocentomila lavoratori tra metalmeccanici, chimico-farmaceutici e cementieri. Hanno sospeso il lavoro per 24 ore i metalmeccanici delle aziende a partecipazione statale fatta eccezione per alcune aziende, come a Roma, dove lo sciopero è stato ritardato di alcuni giorni per ragioni organizzative. Lo sciopero secondo i sindacati ha raccolto altissime percentuali di adesioni. Si sono svolti a Milano, Varese, Trieste, Monfalcone, Terni, Napoli, Taranto, La Spezia gli scioperi articolati dei metalmeccanici delle aziende private di durata fra le tre e le otto ore per ogni lavoratore, in maniera che in alcuni stabilimenti, come in molti a Milano, la sospensione del lavoro ha assunto carattere di intermittenza. I lavoratori coinvolti in questo genere di scioperi articolati sono stati almeno trecentomila. E’ un cambiamento storico del modo tradizionale di scioperare: con l’articolazione, l’astensione costa meno al lavoratore e più al padrone.

 

18 settembre, Roma - Nuova rottura nelle trattative per il Contratto dei metalmeccanici partecipazione statale

La prima rottura delle trattative del 12 e anche quella del 18 sono avvenute sulla richiesta di ridurre a 40 ore l’orario di lavoro settimanale che oscilla a seconda delle categorie dei metalmeccanici da un minimo di 42 (siderurgia) a un massimo di 45 (cantieri navali). Finora nei rinnovi era prassi ridurre gradualmente di un’ora o di un’ora e mezzo-due durante il periodo di validità del contratto. Per l’Intersind la sola richiesta di riduzione a quaranta ore per tutti i settori costituisce un onere enorme specialmente per gli addetti ai cantieri navali. Secondo gli industriali la richiesta dei lavoratori è aggravata dall’interpretazione che vogliono dare questa volta: ridurre l’orario senza ridurre la paga significa aumentare la paga oraria. I sindacati chiedono che anche le ferie, l’indennità di anzianità e la tredicesima mensilità (finora pagate sulla base di un certo numero fisso di ore calcolate al limite «legale» di 48 ore settimanale), vengano rivalutate secondo il nuovo valore che l’ora di lavoro acquisterà se l’orario settimanale sarà ridotto a 40 ore.

 

19 settembre - Allargamento piattaforma rivendicativa sindacati - Diritto alla casa contro il carovita

La gravità della situazione nel settore sindacale provoca l’interessamento del governo che convoca una riunione di ministri presieduta dal presidente del Consiglio Rumor per favorire un’iniziativa per la ripresa dei colloqui per il rinnovo dei contratti e per cercare di affrontare altri problemi non meno urgenti quali gli oneri indiretti che pesano sul salario reale del lavoratore, il fitto della casa, i prezzi, l’assistenza malattia, la scuola e il fisco. Su questi problemi il sindacato si è pronunciato in favore di manifestazioni di piazza e si dice pronto a impostare precise richieste al governo.

 

22-27 settembre - Terza settimana settembre di scioperi articolati

Mentre sta per concludersi la seconda settimana di scioperi per i rinnovi contrattuali, i sindacati annunciano una terza settimana non meno densa di sospensioni del lavoro, al 22 al 27 settembre. Riguardano meccanici, chimico-farmaceutici, ospedalieri, cementieri, lavoratori del gas e dei laterizi. A cominciare dal 20 e fino alla fine del mese sono stati proclamati tra gli altri, scioperi articolati dei metalmeccanici a partecipazione statale per complessive 24 ore pari a tre turni di otto ore per ogni interessato. I metalmeccanici delle aziende private continuano gli scioperi articolati fra lunedì 22 e sabato 27 come quelli a partecipazione statale.

 

25 settembre, Torino - Manifestazione metalmeccanica delle aziende del nord Italia in concomitanza con lo sciopero di 48 ore dei metalmeccanici di Torino e provincia

Cinquantamila metalmeccanici, un terzo dei quali giunto dai più importanti centri industriali del Nord hanno partecipato alla manifestazione di protesta indetta dalle Organizzazioni sindacali dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto. Nessun incidente ha turbato la manifestazione anche se alla vigilia le preoccupazioni erano tante, soprattutto per la scelta della città di Torino, teatro di una contesa contrattuale fra le più aspre (Vertenza Fiat) e con l’azione di frange estremiste. Inoltre erano giunte nelle ultime ore la notizia della chiusura della Pirelli e della calata di molti lavoratori dalla fabbrica milanese. Le confederazioni metalmeccaniche hanno preso eccezionali misure di sicurezza con un imponente servizio d’ordine garantito da centinaia di lavoratori riconoscibili con una fascia al braccio con le sigle della Fim-Fiom-Uilm, che ha funzionato alla perfezione. Intervento di Trentin segretario della Fiom, che ribadisce la disponibilità a trattare ma riaffermando che il diritto di sciopero non si tocca. Il ruolo del sindacato è insostituibile, continua il segretario, e prende l’impegno di attuare l’unità sindacale che si spinga al di là del rinnovo del ontratto. In concomitanza della manifestazione si sono effettuate 48 ore di sciopero dei metalmeccanici di Torino e provincia nelle giornale del 25 e del 26/9. I sindacati sottolineano il successo della manifestazione e degli scioperi. Il 27 si riuniscono le segreterie provinciali di Fiom, Fim e Uilm per stabilire date e modalità delle quattro giornate di sciopero a livello nazionale.

 

25 settembre, Baia (Na) - Occupazione cantieri navali Fiart di Baia (Napoli) - Occupazione municipio di Bacoli

La situazione della Fiart di Bacoli non presenta alcuna schiarita. Dalla riunione ministeriale non è venuto nessun fatto nuovo e la seduta del Consiglio comunale di Bacoli, convocato per l’esame della vertenza, non ha avuto luogo per mancanza del numero legale. La tensione fra gli operai è aumentato e circa sessanta dipendenti della Fiart hanno occupato la sede del municipio. Alla manifestazione di protesta si sono associati per solidarietà un consigliere del Psiup e 8 consiglieri del Pci. La situazione è grave e le parti in causa hanno irrigidito le proprie posizioni e sui 45 dipendenti della Fiart grava la concreta minaccia di perdere il posto di lavoro. L’occupazione del cantiere è iniziata il 2 settembre.

 

26 settembre, Milano - Riapertura Pirelli-Bicocca

La chiusura dei reparti della Pirelli-Bicocca è stata revocata al termine di una laboriosa giornata di trattative condotte in Prefettura dal sottosegretario Toros. Appello del ministero del Lavoro alla direzione della società e ai sindacati per ripristinare un clima di distensione. La vertenza non è ancora composta: le agitazioni continueranno fino a quando non sarà raggiunto un accordo definitivo fra l’azienda e i dipendenti per il premio di produzione e i diritti sindacali, ma nel frattempo la produzione è stata riavviata.

 

28 settembre - Attacco a Donat Cattin, ministro del Lavoro

Polemiche sui giornali di sinistra (in particolare sull’Unità) dove da una nota della Confindustria si dà l’interpretazione che gli industriali vogliono le dimissioni del ministro del Lavoro in merito alla sua posizione sui recenti fatti della Fiat e della Pirelli. Come si ricorderà il ministro aveva criticato le decisioni della Fiat di sospendere circa trentamila lavoratori e della Pirelli per aver provocato la serrata dell’azienda in risposta alla lotta degli operai sul premio di produzione e diritti sindacali. Il ministro, se pur non aveva contestato la legalità dell’azione industriale, ne aveva messo in dubbio l’opportunità politica e sociale di provvedimenti tanto drastici.

 

29 settembre - Si rompono le trattative anche con la Confapi, l’associazione padronale delle piccole fabbriche

Rottura anche tra l’associazione nazionale industriali metalmeccanici minori aderenti alla Confapi e la delegazione di Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto. Secondo un comunicato delle federazioni sindacali l’interruzione è stata determinata dall’indisponibilità della controparte ad avanzare delle controproposte sulle richieste presentate dai sindacati. In conseguenza di tale posizione i sindacati proclamano lo sciopero anche per i lavoratori delle aziende metalmeccaniche Confapi nella misura e secondo le modalità già definite per le aziende private e pubbliche, compresa la sospensione di tutte le ore di straordinario e festive.