CRONOLOGIA EVENTI. NOVEMBRE 1969


In questa sezione vengono riportati i maggiori eventi dell’Autunno caldo, suddivisi per mese da settembre a dicembre.

All’inizio di ogni mese vengono evidenziate le ore di sciopero (generale, provinciale o articolato) e il numero delle manifestazioni più significative svolte in quel determinato periodo.

Per ogni mese viene riportato il giorno, il luogo e l’avvenimento, e il collegamento alla scheda relativa.
 

Ore sciopero e manifestazioni novembre:

48 ore sciopero a livello regionale o di azienda per il mese di novembre

Sciopero generale nazionale di 8 ore indetto da Cgil, Cisl e Uil per il diritto alla casa il 19 novembre

Manifestazioni provinciali dei metalmeccanici a Genova, Torino, Bologna il 12 novembre

Manifestazione nazionale dei metalmeccanici con sciopero nazionale a Roma il 28 novembre

 

Data

Luogo

Evento

 

4 novembre

Roma

Il ministro del Lavoro propone una mediazione per la soluzione del contratto dei metalmeccanici privati e pubblici - Risposta dei sindacati sul concetto di contratto pilota.

6 novembre

Roma, Milano

Manifestazione di protesta dei metalmeccanici dinanzi alle sedi della Rai di Roma e Milano - Cariche della polizia a Milano.

7 novembre

Roma

Incontro parti sociali per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici privati e a partecipazione statale.

10 novembre

Roma

Incontro proposto dal ministro del Lavoro con i metalmeccanici aziende a partecipazione statale - Firmato contratto edili.

12 novembre

Roma

Incontro proposto dal ministro del Lavoro con i metalmeccanici privati. Pregiudiziale sulla contrattazione aziendale.

12 novembre

Genova

Torino

Bologna

Manifestazioni provinciali dei metalmeccanici in tutta Italia.

 

13 novembre

Roma

Nuova proposta del ministro del Lavoro per il contratto metalmeccanici a partecipazione statale.

13 novembre

Milano

Finita la Vertenza Pirelli - I termini dell’accordo - Le assemblee dei lavoratori per la ratifica.

14 novembre

Roma

Dopo quattro giorni di incontri nuove proposte per i metalmeccanici delle aziende a partecipazione statale.

14 novembre

Roma

Incontro per i metalmeccanici aziende private - La Confindustria ritira la pregiudiziale sulla contrattazione aziendale.

14 novembre

Torino

La Fiat sospende cinquanta operai per violenze durante gli scioperi articolati.

14 novembre

Genova, Bologna, Livorno

Le giunte comunali discutono l’approvazione di provvedimenti a favore dei lavoratori in lotta.

18 novembre

Roma

Incontro per i metalmeccanici aziende private - A rischio le trattative per la decisione della Fiat di sospendere gli operai a Torino - Mediazione del ministro.

19 novembre

 

Sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil per la casa - Muore a Milano agente di polizia durante le cariche ai dimostranti.

19 novembre

Torino

Annuncio del ritiro delle sospensioni da parte della Fiat nel Palazzetto dello sport gremito di operai.

20 novembre

Roma

Incontro parti sociali con il ministro del Lavoro rinnovo contratto metalmeccanici industrie private - Proposte della Confindustria.

20 novembre

Roma

Incontro ministro del Lavoro con i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil sui rinnovi contrattuali e su problemi di carattere generale.

26 novembre

Milano

Arrestati quattro operai dopo i disordini alla manifestazione davanti alla Rai di corso Sempione del 6 novembre.

27 novembre

Napoli

Arresto del segretario provinciale della Fiom in seguito alla manifestazione di Torre Annunziata del 12 novembre.

28 novembre

Roma

Manifestazione nazionale dei metalmeccanici.

28 novembre

Roma

Schiarita nel settore delle partecipazioni statali che potrebbe portare a una rapida conclusione - Aggravata la situazione delle imprese private tanto che i sindacati hanno dichiarato le trattative potenzialmente rotte mentre si tiene la manifestazione nazionale a Roma.

 

4 novembre, Roma - Il ministro del Lavoro propone una mediazione per la soluzione del contratto dei metalmeccanici privati e pubblici - Risposta dei sindacati sulla mediazione e sul concetto di contratto pilota

Dopo gli ultimi incontri fra le parti per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici la situazione presenta tali difficoltà da rendere opportuno l’intervento del ministro del Lavoro – afferma una nota dell’ufficio stampa del ministero – che si appresta a convocare i sindacati dei lavoratori e l’Intersind (aziende a partecipazione statale) per il 10 novembre dove vorrebbe esaminare i risultati dell’incontro del 7 novembre prima di procedere ad analoga convocazione dei metalmeccanici delle aziende private. La nota ministeriale rileva che il contratto dei metalmeccanici ha funzione pilota nella stagione dei rinnovi e quindi verso quel contratto si concentra un’attenzione che avrà decisivi riflessi su tutti gli altri.

I punti di dissenso fra le parti sono in particolare tre: sul piano economico di fronte alla richiesta di aumento di 75 lire all’ora per gli operai (ed equivalente per gli impiegati), c’è finora l’offerta di 45 lire orarie da parte delle aziende pubbliche e del 10 per cento di aumento da parte di quelle private. Per l’orario di lavoro i sindacati chiedono riduzione a 40 ore settimanali mentre i datori di lavoro hanno offerto la riduzione di due ore in tre anni con l’impegno delle aziende pubbliche di raggiungere le 40 ore dopo la scadenza del nuovo contratto. Infine il dissenso è pieno sul grave problema dei limiti della contrattazione integrativa aziendale.

Le tre maggiori federazione dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil oppongono difficoltà non lievi all’intervento del ministro del Lavoro per una mediazione nelle vertenze contrattuali. Non respingono le annunciate convocazioni delle parti (per le aziende pubbliche e private) a cominciare dal 10 novembre e pertanto parteciperanno agli incontri. Ma fin d’ora respingono trattative di vertice o mediazioni che pregiudichino il conseguimento degli obiettivi posti dalla piattaforma rivendicativa. Le confederazioni annunciano che esamineranno in successiva sede le dichiarazioni del ministro con i lavoratori e convocheranno a tal fine assemblee in tutte le fabbriche. Infine respingono il concetto di contratto pilota dei metalmeccanici riaffermando l’autonomia della categoria e negando la concatenazione tra la sua soluzione e lo sblocco di altri contratti.

 

6 novembre, Roma - Manifestazione di protesta dei metalmeccanici dinanzi alle sedi Rai di v.le Mazzini e di v. Teulada a Roma e in c.so Sempione a Milano - Cariche della polizia a Milano

Una più ampia informazione radiotelevisiva sulle vertenze in corso per il rinnovo dei contratti di lavoro; una partecipazione dei rappresentanti sindacali al controllo dei notiziari; la ripresa in diretta di una trattativa: questo hanno chiesto i metalmeccanici ai dirigenti della RAI al termine di una manifestazione di protesta svoltasi il 6 novembre dinanzi alle sedi Rai di viale Mazzini e di via Teulada. Una delegazione ha incontrato il direttore generale della Rai, Bernabei il quale, dopo aver ricordato che è stata notevolmente aumentata l’informazione sindacale, ha assicurato che le vicende che interessano il mondo del lavoro saranno seguite con attenzione da tutti settori della televisione e della radio. Alla dimostrazione hanno aderito anche i dipendenti della Rai, fra i quali i giornalisti del «Telegiornale» che per solidarietà hanno indetto uno sciopero di due ore. Contemporaneamente a Milano gli stessi lavoratori hanno protestato dinanzi agli uffici di corso Sempione. Lo sciopero a Milano dei giornalisti è stato di quattro ore. Durante la manifestazione a Milano si sono registrati violenti scontri con lanci di gas lacrimogeni. 19 feriti della polizia e quattro fra i manifestanti. Le Segreterie della Camera del lavoro della Uil e della Cisl oltre a Fiom, Fim e Uilm, hanno condannato queste ingiustificabili violenze.

 

7 novembre, Roma - Incontro parti sociali per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici privati e a partecipazione statale

Le trattative per il nuovo contratto dei metalmeccanici delle aziende private (un milione di lavoratori) sono state interrotte nell’incontro del 7 novembre. I rappresentanti dei lavoratori hanno giudicato insoddisfacenti le nuove offerte avanzate dalla Confindustria e hanno rifiutato la richiesta di regolamentazione della contrattazione aziendale. Hanno infine annunciato di intensificare gli scioperi che saranno concordati in una riunione delle federazioni metalmeccaniche convocate per l’8 novembre.

Le offerte della Confindustria per il settore privato sono le seguenti: aumento del 5 per cento dei minimi tabellari con l’aggiunta di un aumento fisso di 20 lire all’ora per gli operai e di 4.200 lire al mese per gli impiegati: un incremento del 5 per cento massimo, potrà essere concesso dal 1 luglio 1971 in sede di contrattazione aziendale. Su questo punto hanno ribadito la necessità di determinare in sede di contratto nazionale argomenti e costi dell’eventuale contrattazione aziendale al fine di evitare che gli oneri complessivi per le aziende arrivino a limiti insostenibili.

Le imprese pubbliche hanno confermato l’offerta di un aumento tabellare pari a 45 lire orarie e la riduzione di due ore dell’orario settimanale nell’arco dei tre anni di validità del nuovo contratto per raggiungere le 40 ore nel prossimo contratto. Hanno inoltre accettato il ricalcolo della nuova paga oraria per vari istituti che comporta un sensibile incremento degli oneri.

 

10 novembre, Roma - Incontro proposto dal ministro del Lavoro con i metalmeccanici aziende a partecipazione statale - Firmato contratto edili

Sgombrato il terreno dagli edili che per primi hanno firmato il nuovo contratto fra le categorie impegnate in questo lungo autunno sindacale, si è aperta la fase della contrattazione con i metalmeccanici delle aziende a partecipazione statale con la mediazione del ministro del Lavoro. Alla riunione, il ministro ha sostenuto l’esigenza di una politica di alti salari per incrementare la domanda interna. Ha poi aggiunto che nel governo esiste un particolare impegno per l’espansione dei diritti sindacali e ha dato atto al sindacato di una lodevole autodisciplina nelle lotte e negli scioperi. I sindacati hanno diramato un comunicato nel quale si comunica che il ministro ha proposto di ascoltare le parti separatamente e che hanno aderito all’incontro per verificare la posizione dell’Intersind. Nell’incontro odierno le parti procederanno a un confronto delle rispettive posizioni iniziando con le questioni relative ai diritti sindacali in particolare su norme disciplinari, diritto di tenere assemblee in fabbrica, permessi sindacali, diffusione di notiziari e della stampa sindacale all’interno dell’azienda, sistemi di riscossione dei contributi destinati alle organizzazioni dei lavoratori. Le aziende a partecipazione statale hanno offerto il pagamento di dieci ore all’anno ad ogni lavoratore per partecipare alle assemblee anche nelle ore di lavoro. Continuano intanto gli scioperi nazionali e articolati per provincia o per azienda dei metalmeccanici, chimico-farmaceutici, cementieri, fornaciai, pastai e mugnai e dei bancari.

 

12 novembre, Roma - Incontro proposto dal ministro del Lavoro con i metalmeccanici privati - Pregiudiziale sulla contrattazione aziendale

Le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici delle aziende private, dopo una serie di riunioni plenarie e separate fra le parti, è di fatto bloccato sul problema della contrattazione aziendale. Il ministro del Lavoro ha formulato la seguente proposta nel tentativo di far riprendere la trattativa: propone che nella stipulazione di un accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici non si affronti la materia della contrattazione aziendale e si lasci inalterato il contratto del 1966. La materia potrà essere affrontata dopo la stipulazione e senza che ciò comporti impegno per le parti di definizione contrattuale.

Il problema della contrattazione aziendale si pone in questi termini: la Confindustria vorrebbe disciplinarla inserendo apposite norme nel contratto nazionale; i sindacati vorrebbero ignorarla allo scopo di mantenere la situazione attuale. Dopo questa proposta il ministro ha convocato le parti per il 14 novembre.

 

12 novembre, Genova, Torino, Bologna - Manifestazioni provinciali dei metalmeccanici in tutta Italia

Manifestazioni si sono svolte in tutte le città, in particolare a Genova, Torino e Bologna accompagnati da scioperi generali provinciali. A Genova i metalmeccanici dei cantieri navali dell’Ansaldo di Sestri hanno portato fra i passeggeri delle stazioni ferroviarie le ragioni della loro lotta. A Torino circa quindicimila lavoratori sono sfilati per le vie della città diretti all’Unione industriale, all’Enel e al Comune. La manifestazione si è svolta senza incidenti. Violenze e tafferugli sono invece avvenuti in alcuni stabilimenti della Fiat per costringere gli impiegati a scioperare. A Napoli quattrocento metalmeccanici appartenenti alle aziende Dalmine, Deriver, Finsider hanno occupato la stazione ferroviaria di Torre Annunziata (Na) interrompendo il transito dei treni per un’ora e mezzo.

 

13 novembre, Roma - Nuova proposta del ministro del Lavoro per il contratto metalmeccanici a partecipazione statale

Per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici delle aziende a partecipazione statale il ministro del Lavoro ha presentato una nuova proposta che potrebbe costituire la base per una soluzione della vertenza: aumento orario di 58 lire; riduzione fino a un massimo di tre ore dell’orario di lavoro, scaglionata nei tre anni di durata del contratto; disponibilità ad accettare nell’arco contrattuale il 50 per cento delle richieste per l’avvicinamento degli operai agli impiegati per il trattamento di malattia e di infortunio e a definire la parità entro il 1972; entro 12-18 mesi dalla scadenza del nuovo contratto dovrebbero essere portati a 40 ore settimanali gli orari di lavoro che ora eccedono le 43 ore (come la cantieristica).

Le delegazioni dei sindacati e delle aziende pubbliche si incontreranno il 17 per approfondire l’esame della proposta e il giorno successivo in sede ministeriale per avviare a conclusione le trattative.

 

13 novembre, Milano - Finita la Vertenza Pirelli - I termini dell’accordo - Le assemblee dei lavoratori per la ratifica

Dopo quattro giorni di trattative la Vertenza Pirelli è approdata a una concreta soluzione. L’agitazione era in corso dal primo luglio scorso. I termini dell’accordo verranno presentati ai lavoratori della Pirelli riuniti in assemblea. I principali punti dell’accordo sono: riconosciuto il diritto sindacale di assemblea all’interno della fabbrica con l’intervento di sindacalisti esterni fuori orario e per dieci ore retribuite l’anno all’interno dell’orario di lavoro. Sono state definite anche altre norme procedurali per consentire lo svolgimento di questo diritto. Per quanto riguarda il premio di produzione è stato concordato un aumento iniziale di 9.500 lire dal 1° luglio scorso e un altro scatto di lire 1.500 nel marzo 1970. L’incremento del premio è collegato alla sola produttività. La parità fra uomini e donne verrà attuata a partire dal marzo 1970.

[Nei giorni successivi i lavoratori della Pirelli chiamati a pronunciarsi in assemblea sull’accordo raggiunto giovedì 13 novembre fra i rappresentanti dell’azienda e i sindacati hanno espresso nella maggioranza un parere sostanzialmente favorevole].

 

14 novembre, Roma - Dopo quattro giorni di incontri nuove proposte per i metalmeccanici delle aziende a partecipazione statale.

Avanzate nuove proposte dalle aziende a partecipazione statale nelle trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici dopo quattro giorni di trattative a Roma: aumento orario di lire 58, riduzione fino a un massimo di tre ore dell’orario di lavoro scaglionato in tre anni, disponibilità a trattare sul 50% delle richieste sulla parità impiegati-operai. I sindacati si consulteranno con i lavoratori su queste proposte.

 

14 novembre, Roma - Incontro per i metalmeccanici aziende private - La Confindustria ritira la pregiudiziale sulla contrattazione aziendale

Le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici sono giunte a una svolta decisiva. Il ministro del lavoro ha orientato la sua opera di mediazione su due direttrici: da una parte premendo sulle aziende a partecipazione statale, le quali sono state indotte a formulare nuove offerte vicine alle richieste dei lavoratori, dall’altra ponendo agli industriali privati la scelta o di accettare la richiesta dei sindacati di accantonare il problema della contrattazione aziendale e di rifarsi alle norme previste su questa materia contenute nel vecchio contratto stipulato nel 1966, oppure assumersi la responsabilità del prolungamento della vertenza con i conseguenti danni all’economia. Gli industriali hanno dato risposta positiva alla proposta di mediazione accogliendo il principio di non discutere della contrattazione integrativa aziendale in sede di rinnovo del contratto.

Il Presidente della Confindustria Costa ha inviato però una lettera dai toni polemici al ministro nella quale puntualizza il pensiero degli industriali su questa materia. Nella sostanza Costa sostiene come la possibilità dei sindacati di rifarsi alle norme contenute nel vecchio contratto del 1966 sulla contrattazione, come proposto dal ministro, danno loro una sostanziale libertà nella contrattazione integrativa, proprio il punto che vorrebbero invece mettere in discussione gli industriali. I sindacati metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm hanno accettato la proposta e hanno sottolineato come ora sia possibile e urgente affrontare la trattativa sulla base delle richieste dei lavoratori. Il ministro ha convocato Confindustria e sindacati al ministero del Lavoro per martedì 18 novembre.

 

14 novembre, Torino - La Fiat sospende cinquanta operai per violenze durante gli scioperi articolati

La Fiat ha denunciato altri 50 operai per atti di violenza compiuti durante gli scioperi articolati dei giorni scorsi negli stabilimenti di Stura e Lingotto, sospendendo ventinove operai a titolo cautelativo. Mentre proseguono gli scioperi articolati dei metalmeccanici, si sono ripetuti episodi di intolleranza nei confronti degli impiegati della Lancia. Nelle altre fabbriche metalmeccaniche è proseguita l’agitazione di quarantotto ore.

[Nei giorni successivi gli operai sospesi dalla Fiat arriveranno a 200].

 

14 novembre, Genova, Bologna, Livorno - Le giunte comunali discutono l’approvazione di provvedimenti a favore dei lavoratori in lotta

A Genova i liberali hanno protestato contro la decisione presa dalla giunta comunale di intervenire con una serie di aiuti a favore dei lavoratori impegnati nelle vertenze sindacali. Lo stesso è accaduto a Bologna dove le delibere del consiglio comunale a favore degli operai in sciopero sono al vaglio da parte dell’esecutivo provinciale del Pli contrario allo stanziamento di somme oltre alla concessione dell’uso gratuito dei mezzi pubblici. Il consiglio comunale di Livorno ha stabilito di creare un fondo di 50 milioni a favore dei lavoratori impegnati nelle lotte sindacali. La decisione è stata adottata a maggioranza.

 

18 novembre, Roma - Incontro per i metalmeccanici aziende private - A rischio le trattative per la decisione della Fiat di sospendere gli operai a Torino - Mediazione del ministro

Nell’incontro fra sindacati e Confindustria con la mediazione del ministro del Lavoro si è rischiato di bloccare la prosecuzione delle trattative. Questo dopo che i sindacati hanno minacciato di non proseguire i negoziati se la Fiat non avesse revocato le sospensioni degli operai alla Fiat di Torino decise dall’azienda in seguito alle violenze compiute negli ultimi giorni da lavoratori in sciopero. Per cercare di risolvere la situazione il ministro ha convocato le parti e ha formulato una proposta che consiste nei seguenti punti: la Fiat intende mantenere le denunce all’autorità giudiziaria; le sospensioni connesse con violenza alle persone e cose dureranno fino al 30 novembre; le sospensioni connesse ad altre denunce avranno durata di tre giorni. Le parti, preso atto delle proposte, hanno deciso di continuare le trattative il 20 novembre.

 

19 novembre - Sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil per la casa - Muore a Milano agente di polizia durante le cariche ai dimostranti

Lo sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori per una nuova politica della casa, è stato proclamato per l’intera giornata dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil nonostante che quasi contemporaneamente il consiglio dei ministri predisponesse una serie di interventi per l’edilizia popolare. Le confederazioni in un comunicato affermano che i provvedimenti non sono sufficienti a soddisfare le richieste dei sindacati.

Sono stati solo quattro gli scioperi generali nazionali indetti dalle tre confederazioni dal dopoguerra ma tre (12 febbraio 1969 per l’abolizione delle zone salariali, 5 febbraio 1969 e 14 novembre 1968 per le pensioni) furono parziali. Bisogna risalire al luglio 1948 quando, dopo l’attentato a Togliatti, fu proclamato lo sciopero generale di tutte le categorie. Ovunque le manifestazioni si sono svolte con ordine con la gravissima eccezione di Milano dove un agente di polizia rimane ucciso durante una carica ai dimostranti. L’episodio ha provocato vasta eco in tutti gli ambienti politici e sindacali e un immediato dibattito in Parlamento. Le confederazioni sindacali hanno espresso un giudizio severo sull’intervento irresponsabile e ingiustificato della polizia che ha riportato l’attenzione sulla presenza delle forze dell’ordine durante le manifestazioni sindacali.

 

19 novembre, Torino - Annuncio del ritiro delle sospensioni da parte della Fiat nel Palazzetto dello sport gremito di operai

Un processo alla Fiat si è svolto nel Palasport di Torino strapieno di lavoratori. Uno straordinario giudizio in diretta in cui la parte della pubblica accusa tocca a migliaia di lavoratori della Fiat che vivono l’esperienza in prima persona della grave tensione nell’azienda torinese. In mattinata, negli incontri separati con il ministro del Lavoro, i sindacati e Agnelli, quest’ultimo ha implicitamente riconosciuto il carattere di rappresaglia antisindacale delle sospensioni cautelativa di quasi duecento lavoratori e ha ritirato il provvedimento. La notizia annunciata dal segretario della Camera del Lavoro di Torino Emilio Pugno, ha fatto scattare in piedi tutta la platea in un’interminabile esplosione d’entusiasmo.

 

20 novembre, Roma - Incontro parti sociali con il ministro del Lavoro rinnovo contratto metalmeccanici industrie private - Proposte della Confindustria

Le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici delle aziende private, riprese con un ritardo di due giorni (l’incontro era previsto per il 18) a causa della tensione provocata dalla decisione della Fiat di sospendere 200 operai poi revocata, sono entrate nel merito delle rivendicazioni su invito del ministro del Lavoro. Egli ha ricordato il superamento della pregiudiziale sulla contrattazione aziendale e ha invitato a discutere sugli aspetti salariali e dell’orario di lavoro rinviando a un secondo tempo la discussione sulle norme disciplinari e sui diritti sindacali.

La delegazione della Confindustria ha confermato le proprie offerte: aumento di 20 lire all’ora per gli operai, di 4.200 lire al mese per gli impiegati con un aumento del cinque per cento dei minimi tabellari. La richiesta dei sindacati è di 75 lire ora per gli operai e di 15.600 mensile per gli impiegati. Per la riduzione a 40 ore settimanali richieste dai sindacati, gli industriali hanno proposto una riduzione graduale di due ore nei tre anni del contratto. Per le trattative delle aziende a partecipazione statale le proposte sono già state avanzate ai sindacati e ci si attendeva una risposta stasera, ma i sindacati hanno rilanciato la discussione chiedendo ulteriori chiarimenti alla controparte anche sui diritti sindacali e sulla parità fra impiegati e operai.

 

20 novembre, Roma - Incontro ministro del Lavoro con i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil sui rinnovi contrattuali e su problemi di carattere generale

Il ministro del Lavoro si è incontrato per sua iniziativa con i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil per discutere di alcuni problemi di carattere generale (assistenza, malattia, riduzioni fiscali sui redditi di lavoro, disoccupazione) per i quali le confederazioni hanno già annunciato di voler proclamare altri scioperi nazionali, oltre a quello già proclamato il 19. Inoltre si è voluto anche esaminare gli sviluppi delle principali vertenze sindacali in corso, in particolare quelle dei metalmeccanici e dei chimici. Lo scopo è di chiarire le posizioni e accelerare la soluzione delle vertenze per evitare nuovi turbamenti alla vita del paese.

 

26 novembre, Milano - Arrestati quattro operai dopo i disordini alla manifestazione davanti alla Rai di corso Sempione del 6 novembre

Quattro operai sono stati arrestati su ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Milano. Gli operai avevano partecipato al «raduno dei quarantamila» davanti alla sede della Rai di c.so Sempione per protestare contro la scarsità e la faziosità delle notizie della Rai-Tv sulle lotte operaie il 6 novembre scorso. Al termine di quella manifestazione si erano verificati incidenti con feriti e contusi. Appena avuta la notizia, i lavoratori della fabbriche dove lavorano gli operai arrestati – Om, Fbm e Faema – hanno interrotto il lavoro e formato un corteo fino alla Pretura dove una delegazione è stata ricevuta dal prefetto. Le Organizzazioni sindacali dei metalmeccanici hanno emesso un comunicato in cui esprimono lo sdegno per questo nuovo grave passo dell’azione repressiva contro le lotte e l’unità dei lavoratori. In segno di protesta martedì 2 dicembre tutte le fabbriche metalmeccaniche milanesi scenderanno in sciopero con un corteo silenzioso che passerà davanti alla Prefettura, al Tribunale e infine al carcere di San Vittore.

 

27 novembre, Napoli - Arresto del Segretario provinciale Fiom di Napoli in seguito alla manifestazione di Torre Annunziata del 12 novembre

Il segretario provinciale della Fiom di Napoli, Mario De Rosa, è stato arrestato per aver partecipato il 12 novembre scorso a una manifestazione di protesta nella stazione ferroviaria di Torre Annunziata che si concluse con l’occupazione della stazione e con il blocco dei treni in transito. Il sindacalista è stato arrestato mentre usciva dalla sua abitazione e denunciato con altre diciotto persone. Appena la notizia si è diffusa, i metalmeccanici delle fabbriche di Torre Annunziata (Deriver, Dalmine, Armco Finsider complessi privati) hanno proclamato uno sciopero immediato di due ore e lunedì 1 dicembre tutte le aziende metallurgiche provinciali sciopereranno dalle 9 alle 10. Comunicato della Fim, Fiom e Uilm in cui si dichiara l’arresto come un grave atto repressivo che rappresenta un ulteriore tentativo di intimidazione della categoria in lotta.

 

28 novembre, Roma - Manifestazione nazionale dei metalmeccanici

Cento, centocinquantamila quanti erano a p.za del Popolo i metalmeccanici provenienti da tutte le fabbriche, in misura ancora maggiore da quella prevista dai sindacati. Ne è venuta fuori la manifestazione più forte e civile che si possa immaginare e la risposta chiara dell’Italia democratica e operaia al clima che si è cercato di instaurare in questi ultimi tempi. Dalle lacrime versate per il povero agente Annarumma, ai richiami all’ordine e alla stabilità delle istituzioni.

La campagna di intimidazione in cui si sono distinti i giornali romani, la repressione anti-sindacale culminata con l’arresto di un dirigente della Fiom a Napoli. Si sperava di indebolire i lavoratori ma il sindacato ha risposto con questo significativo successo sia della manifestazione che dal possibile accordo finale con l’Intersind che accoglie gran parte delle rivendicazioni dei lavoratori. Non bisogna credere che i lavoratori sono venuti a Roma solo per sbloccare le vertenze ma anche e soprattutto per allargare le conquiste: più potere in fabbrica, più potere nella società come gridavano gli operai nel corteo. Sempre a Roma la democrazia italiana ha conseguito un altro importante successo: le legge sul divorzio è stata approvata dalla Camera. Anche questo è un segno importante del cambiamento.

 

28 novembre, Roma - Schiarita nel settore delle partecipazioni statali che potrebbe portare a una rapida conclusione - Aggravata la situazione delle imprese private tanto che i sindacati hanno dichiarato le trattative potenzialmente rotte mentre si tiene la manifestazione nazionale a Roma

La situazione delle trattative vede quella dei metalmeccanici delle aziende private ancora prese da colloqui e dove gli industriali hanno chiesto chiarimenti in particolare su: la possibilità di graduare gli oneri nel periodo di validità del contratto; la necessità che siano esaminate e definite globalmente tutte le richieste contenute nella piattaforma rivendicativa dei lavoratori; la posizione particolare delle aziende minori e la situazione in cui operano i cantieri navali; l’interesse di assicurare un’adeguata elasticità negli orari lavorativi di fatto; l’esigenza, nel caso in cui alla riduzione dell’orario di lavoro dovesse aggiungersi il ricalcolo delle retribuzioni orario, di un riproporzionamento di tutti gli istituti contrattuali influenzati direttamente o indirettamente da questa operazione. Replicando a queste precisazioni, le confederazioni di Fiom, Fim e Uilm hanno dichiarato di considerare rotte le trattative con la Confindustria e hanno chiesto una ulteriore dilazione fino a martedì 2 dicembre. Per le partecipazioni statali è stata formulato una ipotesi di proposta dal ministro del Lavoro che i sindacati esamineranno nei prossimi giorni e sulla quale daranno una risposta nell’incontro fissato per il 4 dicembre.

I sindacati consulteranno la base con assemblee che si svolgeranno in tutte le fabbriche entro martedì 2 dicembre.  La proposta comprende i seguenti punti: aumento orario di 65 lire per tutte le categorie, da applicare sulle ore contrattuali attualmente praticate, e poi da ricalcolare per ottenere i nuovi valori in rapporti ai nuovi orari di lavoro: riduzione di un’ora dal primo gennaio 1970, un’altra ora dal primo gennaio 1971 e una terza dal primo gennaio 1972; per quei settori che non hanno ancora raggiunto le 40 ore settimanali, la restante riduzione dovrebbe essere applicata dal primo dicembre 1972. Il ricalcolo comprende anche quello relativo ai valori orari riflessi sugli istituti contrattuali: la gratifica natalizia diventa una tredicesima mensilità a tutti gli effetti; le ferie e le festività saranno ragguagliate a giornata e un riproporzionamento per le anzianità pregresse, mentre sarà calcolata con nuovi criteri l’anzianità futura. I diritti sindacali si avvicinano alle norme dello Statuto dei lavoratori mentre per la parità normativa fra operai e impiegati nei trattamenti di malattia e infortunio ne è previsto il raggiungimento nel periodo di validità del contratto. Per i giovani lavoratori ci si avvicina anche qui allo Statuto dei lavoratori con i criteri per agevolare i lavoratori-studenti, con l’esenzione del lavoro straordinario e festivo e la concessione di speciali permessi per gli esami. Per quanto riguarda gli impiegati è stata accolta la richiesta dei sindacati di conoscere i criteri per la concessione degli aumenti di merito.