Piattaforma integrativa Sata/Fma

Roma, 20 luglio 2000

Le Segreterie nazionali  e territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, congiuntamente alle Rsu di Sata e Fma hanno predisposto le richieste  per il rinnovo del contratto integrativo aziendale  i cui contenuti sono il frutto di una attenta valutazione di quanto va evolvendo nel mondo Fiat.

Premessa

Il processo evolutivo del settore automobilistico e dei trasporti in generale, non ancora compiuto, vede oggi vincenti i gruppi industriali che in questi anni hanno raggiunto posizioni di vertice sul piano dei volumi, della gamma di prodotti, della qualità, ma anche della presenza sul piano produttivo e commerciale a livello globale. Il Gruppo Fiat rientra compiutamente in queste logiche e l’accordo con General Motors rappresenta una conferma tutta da esplorare, di possibili implicazioni sul piano produttivo e occupazionale di questo nuovo scenario.

Di fronte a noi abbiamo quindi una lunga fase che sarà segnata, oltre che dalla competizione tra i diversi gruppi industriali operanti negli stessi settori a livello mondiale, anche da una forte competizione tra gli stabilimenti facenti capo ad uno stesso gruppo o sistema di alleanze.

OCCUPAZIONE

Con il negoziato per il rinnovo dell’integrativo aziendale le Organizzazioni sindacali intendono avviare una discussione con la FIAT per definire quale è il nuovo equilibrio, tra Italia ed Europa e tra Europa e resto del mondo. La FIAT è un Gruppo Italiano, che deve porsi l’obiettivo primario di valorizzare la propria presenza in Italia.

La competizione non si dovrà giocare solo sui costi o sulla riduzione dei diritti ma sopratutto sul piano del coinvolgimento, della formazione, della professionalità, della qualità della ricerca, dell’innovazione oltreché delle alleanze societarie, che dovranno tradursi in maggiori opportunità di lavoro anche per gli stabilimenti italiani.

Particolare attenzione và posta alle ricadute occupazionali nel Sud del Paese dove i nuovi investimenti Fiat dovranno favorire lo sviluppo di attività produttive e occupazionali nell’indotto e nella componentistica così come già sperimentato nel comprensorio di Melfi. A tale proposito è necessario realizzare una ricognizione delle aziende dell’indotto e della sub-fornitura, anche per definire appositi accordi di programma.

L’accordo con la General Motors è avvenuto anche grazie al contributo positivo delle realtà produttive di FMA e SATA.

E’ legittimo quindi attendersi positive ricadute occupazionali  anche per FMA e SATA che da questa alleanza possono attendersi le condizioni per il raggiungimento di un nuovo e più idoneo assetto conseguibile attraverso lo sviluppo e la massima saturazione degli impianti e cioè 3000 motori a FMA e 1600 auto per SATA al giorno.

Sul piano quantitativo si rende poi necessario un preciso dispositivo contrattuale teso a presidiare la qualità dell’occupazione, prevedendo il ricorso ai contratti cosiddetti atipici alla sola soddisfazione di esigenze periodiche e limitate, e attivando corsie preferenziali per i lavoratori che hanno già svolto attività lavorative in SATA e FMA

Il ricorso a forme di assunzione flessibile previste dalla legge e dal C.c.n.l, in FMA e SATA può rappresentare un’opportunità, vista la giovane età dei lavoratori e delle lavoratrici, per dare risposte alle disposizioni legislative (esenzione terzo turno per le donne, congedi parentali), infatti in FMA e SATA potremmo sperimentare i contratti a termine, il tempo parziale legge 863/84, job sharing, il part – time anche per rendere meno rigido sul piano personale l’attuale sistema degli orari.

Allo scopo, si rivendica una sede di confronto in grado di valutare preventivamente congiunturalità e strutturalità dei carichi di lavoro tale da consentire un uso corretto dei contratti atipici e la trasformazione degli stessi, quando possibile, in contratti a tempo indeterminato.

Come occorre pure prevedere, nella ridefinizione dei compiti delle Commissioni, che vi sia una discussione preventiva funzionale ad appurare le ragioni vere del ricorso ai contratti atipici superando la semplice comunicazione così come prevista dalla recente normativa.

Inoltre, per i contratti a termine, si rivendica l’introduzione di una norma che preveda, alla fine dello svolgimento di due contratti a termine che coinvolgono gli stessi soggetti, che le parti si debbano incontrare per trasformare tali rapporti di lavoro in contratti a tempo indeterminato, salvo che si riscontri una manifesta incongruità tra tale fattispecie con gli organici in essere.

Per i giovani, all’atto dell’assunzione, si chiede la possibilità di un rapporto diretto con le organizzazioni sindacali nel corso del quale le stesse consegneranno ai neo assunti sia il contratto nazionale che aziendale, stabilendo così un primo momento di confronto. L’incontro dovrà avvenire all’inizio della loro prestazione e in orario di lavoro.

 

SISTEMA PARTECIPATIVO

La complessità e la molteplicità dei fenomeni che ci troveremmo a gestire nei prossimi anni è tale da richiedere soluzioni contrattuali innovative in particolare nel sistema di partecipazione introdotto con i precedenti accordi, al fine di disporre di opportune sedi e strumenti di gestione di una realtà in profonda evoluzione.

Sul piano generale il Sistema Partecipativo dovrà essere improntato al principio della esigibilità bilaterale e della pratica delle deliberazioni assunte dalle singole commissioni, sulla base delle prerogative, dei mandati, e delle modalità decisionali previste.

Va inoltre prevista l’introduzione di precise procedure che garantiscano il principio della non unilateralità, quello della pari dignità tra le parti nella convocazione delle riunioni, nella loro esigibilità e nel definire l’ordine del giorno, e che si preveda nelle procedure il rispetto da parte sindacale e aziendale delle decisioni assunte.

 

A livello di società

 

Comitato Consultivo

Si riconferma quanto previsto dagli accordi dell’11/06/1993 e del 31-01-96; inoltre si richiede che il Comitato Consultivo assuma la funzione di esercitare pareri preventivi:

- sull’occupazione e sulle forme di assunzione

- sull’accrescimento delle categorie professionali e percorsi di carriera

- sulle disposizioni legislative che impattano sull’organizzazione del lavoro

- sull’evoluzione dei modelli organizzativi e sulle loro modifiche

- su una maggiore integrazione del rapporto azienda territorio

- sulla ricerca e sull’innovazione del prodotto e del processo

- sulle modifiche riguardanti l’aspetto societario strategico, in casi di alleanze, cessioni o acquisizioni

- sulla costituzione di gruppi di lavoro a termine su temi specifici

- sul corretto funzionamento delle altre commissioni

 

Si richiede l’informazione sullo straordinario con l’obbligo da parte dell’azienda di consegnare quadrimestralmente, in sede di Comitato, il consuntivo delle ore straordinarie effettuate divise per motivazioni e con una definizione delle quantità dei lavoratori coinvolti.

Partecipano al comitato 2 rappresentanti sindacali aziendali delle Oo.Ss. firmatarie. Tale Comitato si riunisce all’interno dello stabilimento.

 

A livello di Stabilimento

Commissione Pari Opportunità e Servizi

Si richiede l’unificazione della commissione Servizi Aziendali, Pari Opportunità e Servizi Sanitari che assume la funzione e le competenze così come previsto dall’ accordo FMA e SATA del 11/06/93. I rappresentanti sindacali n. 2 per Oo.Ss.

 

Commissione Verifica Premio

Si riconferma quanto previsto dall’accordo FMA e SATA 11/06/93.

Si richiede inoltre la eliminazione delle anomalie che incidono sull’abbassamento del premio.

In particolare si dovrà verificare:     

·        L’impatto della mobilità interna tra le varie unità produttive;

·        Il riconoscimento della professionalità;

·        L’incidenza della gestione delle P.M.Q. sul miglioramento della qualità del prodotto e del processo.

 

Comitato per l’Ambiente e la Sicurezza

Fermo restando le attribuzioni spettanti agli RLS in base a quanto stabilito dall’Art. 19 del D. Lgs. 626/94 e sue successive modificazioni, al comitato sono conferite competenze specifiche di consultazione e di proposta quali:

-    definizione congiunta di programmi di formazione, di informazione e di sensibilizzazione dei lavoratori compreso i responsabili UTE, da realizzarsi operativamente a cura dell’azienda in particolare allo scopo di elaborare un’adeguata informazione ai sensi dell’Art. 21 comma 1° D. Lgs.626/94;

-    verifiche congiunte circa le modalità ed i programmi di formazione per i lavoratori in rapporto alle cautele da osservare a fronte di rischi generali e specifici (piano di evacuazione aziendale, rischi delle specifiche postazioni);

-    comunicazione preventiva sugli strumenti informativi previsti per i lavoratori in ordine ai rischi suddetti.

Informazione con cadenza mensile sugli eventi infortunistici con particolare riferimento a:

-   numero infortuni ripartiti tra franchigie e denuncie;

-   statistiche per causale di accadimento, anche allo scopo di individuare e realizzare idonei interventi preventivi.

Informazione sul numero di interventi di pronto soccorso effettuati dal servizio Medico:

-    valutazione circa la situazione dei presidi sanitari;

-    consultazione della documentazione aziendale relativa ai Dispositivi di protezione individuali e verifica congiunta sui posti di lavoro del loro corretto utilizzo da parte dei lavoratori.

Informazione sulla situazione delle visite periodiche di legge:

-    l’individuazione di postazioni ove sia possibile collocare i lavoratori che presentino delle limitazioni all’attività lavorativa e gli invalidi civili e di lavoro;

-    rapporti con l’INAIL;

-   si devono prevedere incontri dove partecipa anche il medico competente.

Gli argomenti trattati nel comitato saranno oggetto di verbale, di volta in volta riportato su apposito registro, da conservarsi a cura dell’azienda e da tenersi a disposizione del comitato RLS.

Il Comitato si convocherà di norma con cadenza trimestrale, o su richiesta di una delle parti.

 

Commissione Qualità

Si richiede la costituzione di una Commissione per la Qualità e l’eccellenza del processo, del prodotto e della prestazione lavorativa con lo scopo di:

o       Migliorare la qualità della prestazione lavorativa

o       Elevare gli standard di qualità del processo

o       Migliorare la qualità del prodotto

 

Composizione:

Azienda:

1 responsabile del personale

1 responsabile di unità

1 responsabile qualità di unità

 

Sindacato:

1 rappresentante sindacale unitario per ogni OO.SS. firmataria dell’accordo 11/06/1993

 

Commissione sulla Formazione Professionale e sull’inquadramento    

Si riconfermano le funzioni della commissione come previsto dall’accordo FMA e SATA dell’11/06/93.                                                                                                                                                      

Va inoltre definito entro tempi brevi uno specifico sistema di valutazione delle professionalità e della prestazione, che stabilisca livelli di inquadramento adeguati alla realtà, con conseguenti riconoscimenti economici collegati a specifici fattori della prestazione, riconosciuti di comune interesse.

 

Si richiede altresì:

o       Istituzione di corsi formativi che coinvolgano Azienda e Sindacato, per consentire una più efficace azione delle commissioni aziendali.

o       Istituzione anche in FMA del Learning Center.

o       Consentire l’accesso ai servizi formativi del Learning Center anche a soggetti diversi dai dipendenti da concordare con le RSU.

o       Vanno realizzati nei confronti dei delegati sindacali, percorsi formativi da svolgere sia durante che a fine mandato per offrire loro percorsi di aggiornamento professionale, analogamente agli altri lavoratori, che permettano loro di non subire penalizzazioni professionali a causa del loro impegno sindacale.

o       Prevedere un bonus di aggiornamento formativo per le donne rientranti dal congedo di maternità, che garantisca loro una ricollocazione professionale coerente allo status professionale precedente.

o       Prevedere l’utilizzo del Centro per percorsi formativi specifici su materie di carattere sindacale.

 

A livello di unità produttiva

Si riconfermano le commissioni di fabbrica integrata e Ambiente e Sicurezza.

Si richiede inoltre il confronto preventivo:

-  sulla velocità della linea e sulle eventuali variazioni,

-  sulla congruità delle pause e sulla gestione delle stesse,

-  sul funzionamento degli impianti e delle attrezzature ,

-  sulla sistematicità della rotazione della postazione in SATA.

 

A livello territoriale

Comitato Strategico di Area

I mutamenti conseguenti del superamento della fabbrica integrata in fabbrica modulare, le terziarizzazioni possono anche richiedere nuovi organismi di governo delle problematiche aziendali particolarmente a Melfi.

Esiste  già un’esperienza significativa e cioè il sistema partecipativo pensato nel consorzio A.C.M., tale sistema può essere preso in considerazione come riferimento per le aziende terziarizzate ed implementato , inoltre il comitato strategico di Area può assumere un ruolo di fulcro della rete, potrà presidiare il disegno e l’efficacia complessiva della fabbrica o delle fabbriche, si potrà valutare ciò che è collegato allo sviluppo delle alleanze, ai rapporti con i fornitori, alle acquisizioni e alle collaborazioni strategiche per rinforzare e sostenere il processo primario, per valorizzare le competenze e la connessione tra le parti o dei moduli produttivi cioè del tipo di legame instaurato:

 

-  natura dello scambio economico,

-  flusso di informazioni,

-  linguaggi e meccanismi di interazione,

-  cessioni o acquisizioni.

 

I componenti del comitato vanno individuati:

1 rappresentante aziendale FMA SATA,

1 rappresentante aziende terziarizzate,

1 rappresentante per l’A.C.M.

 

Le segreterie territoriali delle OO.SS.:

1 componente della RSU nominato dalle segreterie nazionali o territoriali.

Il comitato strategico territoriale si riunirà con cadenza semestrale o su richiesta di una delle parti

 

ORARIO DI LAVORO

Nell’ambito di quanto previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro si richiede:

a)      per tutti i lavoratori che effettuano turni oltre il 15 si richiede l'anticipazione delle ore maturande durante l'arco del contratto (le 16 ore smonetizzate del 2000-2001 e le 8 ore aggiuntive del gennaio 2002);

b)      ridefinizione di nuovi schemi di turnazione che realizzino il superamento della ribattuta e che risolvano le disfunzioni organizzative che oggi si generano a partire dalla manutenzione, dai discontinui, dagli impiegati e dai capi;

c)      si richiede l'applicazione delle norme previste dal part-time inserite nel CCNL in particolare per i turnisti puntando nel contempo ad un aumento della quota prevista dal 2 al 4% per raggiungere l'8% in caso di accordi con le RSU;

d)      estensione della mezz'ora di accantonamento per ogni notte lavorativa prestata in quanto ciò da diritto ad un cumulo di riposo retribuito dopo 16 notti lavorate (mezz'ora per notte), con le stesse modalità di fruizione dei P.A.R.;

e)      definizione di una normativa conforme al testo contrattuale della Banca delle Ore che permetta ai lavoratori di usufruirne secondo l’originario dettato del CCNL, evitando letture distorte ed applicazioni unilaterali da parte dell’Azienda;

f)        per le chiusure collettive si dovrà tener conto della specificità degli orari di FMA e SATA. La fruizione delle 2,5 ore di PRO non fruite con cadenza triennale, possa essere fruito individualmente o collettivamente.

 

SALARIO

Relativamente alla parte economica si richiede un aumento aggiuntivo sull’importo dei premi attualmente in vigore per un importo complessivo a regime di 2.200.000 annue.

Tali importi dovranno garantire un risultato di 1.000.000 di lire annue a partire dal primo anno (2000) e arrivare gradualmente a regime.

Nella redifinizione del nuovo premio di competitività va attivato l’indice specifico di qualità.

Vanno altresì modificate, d’intesa con le Oo.Ss., le percentuali di incidenza dei vari indici che formano il valore del premio, con particolare attenzione all’incidenza dell’indicatore di assenteismo.

In aggiunta a quanto sopra si richiede la perequazione dei trattamenti retributivi con il resto del Gruppo Fiat.

Si richiede inoltre l’istituzione di forme di salario indiretto (assistenza integrativa, convenzioni con istituti di medicina specialistica, possibilità di integrazioni ulteriori per il Fondo Cometa, Colonie, ecc.)

diritti sindacali

·        Ogni saletta sindacale va dotata di computer con accesso alla rete Internet e vanno istituiti appositi corsi di aggiornamento per i Rappresentanti Sindacali Unitari.

·        Vanno ridefinite le normative applicative per l’esercizio delle assemblee retribuite.

·        Si richiede l’incremento del monte ore per gestire l’attività di partecipazione e per fare funzionare al meglio il sistema delle Commissioni.

·        Si propone di istituire per i lavoratori non iscritti al sindacato un contributo volontario e straordinario, una sola volta e per l’intera durata del contratto aziendale, nella misura di 30.000 lire da destinare alle Organizzazioni sindacali per la gestione delle attività unitarie.

TRASPORTI

Non è più rinviabile la definizione di un piano completo dei trasporti.

Pertanto si richiede un contributo diretto dell’azienda, partendo da un monitoraggio sulle esigenze dei lavoratori.

L’azienda deve pertanto, farsi parte attiva, contribuendo direttamente alle eventuali carenze Istituzionali.

 

SERVIZI AZIENDALI

Rafforzamento per FMA delle strutture sanitarie e di pronto intervento all’interno dell’Azienda con un aumento del numero degli organici (medici, infermieri) e l’apertura della sala medica nel piano montaggio.

 

VARIE

Si richiede una saletta di attesa per i Lavoratori che non possono, durante l’orario di lavoro, rientrare al loro posto per problemi di salute.

Si richiede una migliore organizzazione nell’ambito dei rapporti che disciplinano le controversie tra azienda e lavoratori.

Si richiede di ridefinire la modalità di applicazione prevista dalla normativa vigente in materia di allattamento.

Si richiede che, in presenza di lavoro in regime di straordinario, la retribuzione contenga la mezz’ora di mensa a fine turno.

Va definito uno stanziamento aziendale per l’assistenza ai figli dei lavoratori.

 

Roma, 20 luglio 2000