Comunicato
Fiom su incontro Fiat-Powertrain e
premio di risultato
due
ragioni in più per scioperare il 12 luglio A Torino all’Unione industriali si sono tenuti gli incontri come da procedura per Powertrain e la definizione del premio di risultato: la Powertrain ha illustrato il cosiddetto piano industriale a supporto della sua scelta di mettere in mobilità 550 addetti. Nulla di nuovo rispetto alle scelte già proposte da Fiat auto. Sia per Mirafiori che per Arese che per gli altri stabilimenti, Termoli e Avellino, non ha portato nulla di nuovo, anzi ha aggravato le nostre preoccupazioni in quanto non vi è un prodotto innovativo, sia esso motore o cambio, da assegnare agli stabilimenti italiani. Alla domanda che cosa avveniva dopo il 2004 e perché tutti i progetti si fermavano a quella data, l’azienda non era in grado di rispondere. Alla nostra domanda del perché altre case automobilistiche proponessero già i modelli dell’auto a idrogeno in circolazione dal 2003, l’ipotesi avanzata dall’azienda per questa tipologia di autovettura era il 2015. Tutto questo sta a dimostrare la scarsa attendibilità della capacità di decisione e di scelta di Powertrain per l’Italia, difatti nulla è stato detto su Arese come nuovi prodotti industriali né tanto meno sulla notevole diminuzione della capacità produttiva di Mirafiori. Persino ridicolo è diventato il motivo della scelta di portare ad Aspen i cambi M20 e M28 invece che farli a Termoli come originariamente previsto. Veniva scelta la motivazione per questa decisione con l’enorme divario esistente rispetto alla qualità austriaca sui prodotti italiani. Cosa per noi inaccettabile. Siamo pertanto di fronte non a un piano industriale bensì a una struttura che sceglie di ridimensionarsi agendo solamente sui costi, chiedendo un aumento della produttività del 20% e un’espulsione di forza lavoro per diminuire ulteriormente i costi. Questo per noi è inaccettabile perché significa in prospettiva lo smobilizzo della struttura di ricerca e progettazione sul futuro dell’auto con gravi ripercussioni sull’occupazione in Italia. Premio di risultato
Il premio di
risultato noi non lo abbiamo siglato perchè riteniamo che valga il concetto
dell’ultrattività e quindi è già dovuto ai lavoratori. Inoltre siamo in
presenza di una rivendicazione specifica sul premio e quindi non possiamo
accettare la sottoscrizione dei vecchi parametri. Il premio che verrà erogato
con i vecchi criteri è il seguente:
Ovviamente il risultato operativo interno ha prodotto un risultato inferiore a sei e quindi zero come redditività, ulteriore ragione alle nostre richieste di radicale modifica dei criteri del premio di risultato. Agli azionisti Fiat non vengono fatti gli sbarramenti per percepire redditività. Per questi motivi riteniamo indispensabile rafforzare la nostra azione per lo sciopero del 12 luglio. Roma, 9 luglio 2002 |