La Fiat contro il piano di rilancio di Pomigliano
La Fiat ha impedito oggi l’accesso nello stabilimento di Pomigliano con un provvedimento di sospensione cautelativa (nei fatti licenziamento immediato) a 7 lavoratrici e lavoratori fra i quali un delegato sindacale e un esperto della Fiom. Le comunicazioni dell’Azienda, fatte a fotocopia, contestano a questi lavoratori la promozione e la direzione di uno sciopero e di un corteo nella giornata di ieri attribuendogli generici “atteggiamenti minacciosi”. Questi licenziamenti se confermati (e contro i quali ricorreremo immediatamente alla Magistratura per comportamento antisindacale) sono l’ulteriore episodio che conferma come la Direzione Fiat stia creando un clima insostenibile nello stabilimento di Pomigliano. Come denunciato ieri dal Segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, Fiat non sta rispettando gli impegni assunti con le Organizzazioni Sindacali con il Piano di rilancio di questa importante realtà industriale. I lavori della Commissione mista (Direzione, RSU, Organizzazioni Sindacali) prevista dall’accordo e con il compito di seguire e discutere preventivamente gli interventi previsti, sono stati boicottati dalla Fiat che non ha fornito alcun dettaglio degli investimenti e dei corsi di formazione. Fin da lunedì, giorno del rientro dopo la pausa della chiusura natalizia, senza neppure informare la RSU, l’Azienda ha schierato dentro lo stabilimento e nelle singole UTE una presenza massiccia ed illegittima di vigilanti. Di fronte alla richiesta della RSU di ritirare i vigilanti dai corsi e di attivare il Tavolo nazionale, previsto dall’accordo, la Fiat è andata avanti inasprendo la situazione con minacce, richiami disciplinari e i preannunciati licenziamenti. In questo modo la Fiat lavora contro il Piano che pure ha annunciato ai massimi livelli istituzionali e sindacali. La Fiom ha condiviso quel Piano e oggi ne esige il rispetto integrale nell’interesse dei lavoratori e di un intero territorio. Non permettiamo che le provocazioni, le minacce e le illegalità che Fiat sta compiendo servano ad attribuire ai lavoratori di Pomigliano responsabilità che non hanno e per questo chiediamo l’intervento urgente di tutte le Istituzioni fino a livello del Presidente del Consiglio.
Coordinamento nazionale Fiom Gruppo Fiat
Roma, 11 gennaio 2008 |