Fiat. Respinto ricorso contro reintegro Capozzi


La Fiom-Cgil rende noto che oggi, martedì 17 gennaio, la Corte d'Appello di Torino ha respinto il ricorso presentato dalla Fiat contro il reintegro di Pino Capozzi, il lavoratore licenziato nel luglio 2010 per aver diffuso un volantino sindacale tramite la posta elettronica aziendale e reintegrato nell'ottobre dello stesso anno da una sentenza del giudice del lavoro di Torino.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Questa sentenza è importante perché conferma che il licenziamento era illegittimo e pretestuoso e soprattutto perché conferma il reintegro del lavoratore.

Capozzi, dopo il rientro in azienda, era stato rieletto delegato anche se adesso, con il nuovo contratto, è decaduto come tutti gli eletti nella Fiom-Cgil.

Se si può trarre un insegnamento da questa storia è che è illusorio pensare di estromettere la Fiom-Cgil e i suoi delegati dall'azienda e che sarebbe bene ripartire da un riconoscimento reciproco: l'azienda da una parte e i lavoratori e il loro diritto a farsi rappresentare dalla Fiom dall'altra».

Gli avvocati Silvia Ingegneri e Elena Poli, dichiarano: «È una vittoria del diritto e della libertà di espressione dei lavoratori, in particolare sulle materie sindacali: nonostante gli sforzi dell'azienda i lavoratori sono cittadini anche dentro le mura della fabbrica»

 

Ufficio stampa Fiom

Torino, 17 gennaio 2012