Ai lavoratori del gruppo Fiat La
grave crisi che sta attraversando attualmente la Fiat, e che si è espressa in
termini finanziari in un aggravamento della sua posizione, di esposizione nei
confronti delle banche si traduce rispetto alle scelte dei vari settori a
partire da quello dell’auto in una proposta di ridimensionamento produttivo e
quindi occupazionale degli
organici del settore, senza credibili proposte per il futuro. Quanto
finora annunciato nei vari incontri, sta a dimostrare che non vi è nessun piano
di sviluppo reale, bensì vi è una scelta di ridimensionamento che non fornisce
alcuna certezza sulla sopravvivenza del settore dell’auto nel nostro paese,
come testimonia la vicenda di Arese. Se
poi ci si ricorda che attività prima dichiarate indispensabili “core-businnes”,
da parte di Fiat come Comau e Ferrari vengono oggi messe sul mercato a vario
titolo, abbiamo la riprova della scarsa credibilità su piani produttivi che
vengono smentiti da un giorno all’altro. Senza
considerare che non vi è certezza su chi sia oggi a decidere all’interno del
Gruppo, se la “famiglia Agnelli” o le banche, che hanno richiesto il
controllo dei sistemi finanziari o la General motors. Pertanto
come abbiamo ribadito anche nell’audizione alla Commissione attività
industriali il 24 giugno 2002, noi riteniamo che quanto finora prospettato da
Fiat non sia accettabile perché: a)
non vi è nessun segnale preciso di progetti industriali che invertono la
tendenza che attualmente ha imboccato Fiat; b)
le proposte successive degli ammortizzatori sono un puro e semplice
ridimensionamento delle attuali attività produttive, per noi è inaccettabile,
per cui chiediamo la sospensione delle procedure di mobilità; c)
non esiste una possibilità di discussione sugli ammortizzatori, se non
vi è un vero negoziato sulle scelte industriali. Per
questo motivo, noi proponiamo una vertenza sia sulle proposte di politica
industriale, che sulle rivendicazioni economico normative già presentate e in
attesa di una soluzione da ben due anni. Su
queste proposte noi abbiamo chiesto alle altre organizzazioni sindacali un presa
di posizione e una partecipazione. A tutt’oggi non abbiamo avuto alcuna
risposta. Pertanto
vista la gravità e indifferibilità della situazione abbiamo deciso di
promulgare 4
ore di sciopero venerdì 12 luglio in
tutto il gruppo Fiat e nell’Indotto ad esso collegato. Ricordiamo inoltre che
le prestazioni dello straordinario a piattaforma aziendale aperta sono sospese.
La
Segreteria nazionale della Fiom Coordinamento Fiom Fiat e indotto |