A tutti i lavoratori del gruppo Fiat

La Fiom dopo l’esito del contratto nazionale che ha visto le altre Organizzazioni sindacali rifiutare il referendum dei lavoratori e firmare separatamente il Ccnl, cosa per noi inaccettabile, ha deciso di riproporre la piattaforma del Gruppo Fiat.

Questa scelta da parte della Fiom è stata ulteriormente rafforzata dal comportamento che a Cassino, sia sui tempi che sulla turnistica con i 20 turni alla Comau, le altre Organizzazioni hanno scelto, ancora una volta separandosi dai lavoratori e rifiutando il controllo del voto, di dissociarsi dalla Fiom. Abbiamo pertanto ritenuto nel nostro coordinamento del 27 settembre di fronte a questi comportamenti, di chiedere la riapertura della trattativa con l’azienda a partire dai quattro punti che seguono, coerenti con il mandato dei lavoratori già espresso.

-         Sulle politiche industriali chiediamo un confronto che parta dal presupposto di voler mantenere inalterate le capacità produttive, progettuali, occupazionali del gruppo Fiat in Italia in maniera tale da salvaguardare e incrementare i livelli occupazionali oggi messi duramente così a rischio a partire dall’auto con le vicende di Rivalta, Mirafiori ed Arese oltre che ad una verifica più puntuale e precisa su tutti gli altri settori del gruppo Fiat.

-         Per quanto attiene al premio chiediamo di passare ad una erogazione sulla qualità che dia certezze tali da evitare le situazioni di non fruizione così come è avvenuto negli ultimi tre anni, pertanto chiediamo che il premio sia da definirsi sulla qualità di stabilimento e che permetta una verifica a livello di fabbrica e di settore permettendo in tal modo ai miglioramenti organizzativi realizzati sulla produzione possano essere controllati e diventino remunerativi per i lavoratori che li hanno effettuati.

Non è possibile che i premi ci siano solo per gli azionisti mentre la redditività per i lavoratori da tre anni eroga zero lire. Pertanto noi chiediamo lire 100.000 mensili uguali per tutti e il restante sulla qualità così distribuite: nel 2000 lire 1.000.000, nel 2001 lire 1.000.000, nel 2002-2003 arrivare a lire 2.200.000 più lire 200.000 a recupero degli anni precedenti per un totale di lire 2.400.000.

-         Strutture dei regimi di orario. Si riafferma la necessità del superamento della ribattuta per chi è oggi a regime di orario con i 18 turni, attraverso l’utilizzo delle 16 ore smonetizzate e delle 8 ore acquisite di riduzione di orario acquisite con il contratto in corso ed al rifiuto di qualsiasi ulteriore discussione su flessibilità e aumento dei turni.

-         Contratti a termine e atipici per i neo-assunti. Si richiede la conferma di tutti i contratti atipici oggi esistenti con l’introduzione dell’automaticità della conferma del posto di lavoro dopo il 2° contratto e le percentuali di riferimento debbono essere prese sullo stabilimento e non sul settore come attualmente avviene.

Questi sono i punti principali nazionali che troveranno un ulteriore sviluppo all’interno degli stabilimenti con la verifica per la qualità che necessariamente deve essere specifica.

Su questa impostazione noi chiameremo tutti i lavoratori ad esprimersi con un voto in assemblee con 2 ore di sciopero da tenersi il 12 ottobre in tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat ed inviteremo i lavoratori ad esprimere un parere su come proseguire la vertenza per primi rispetto agli appuntamenti che già abbiamo con lo sciopero generale della categoria del 9 novembre.

Roma, 2 ottobre 2001