No alla chiusura dell’Arvin Meritor di Asti

 

La Fiom nazionale e la Fiom del Piemonte esprimono fortissima preoccupazione per la vicenda Arvin Meritor di Asti.

La situazione è drammatica: la multinazionale sta tenendo un comportamento gravissimo nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, del sindacato e delle istituzioni locali.

E’ di ieri la notizia che Arvin Meritor vuole dismettere la produzione degli ammortizzatori con la conseguente chiusura dello stabilimento di Asti che attualmente occupa 420 lavoratori e lavoratrici.  Bisogna inoltre sapere che se Arvin Meritor darà corso a questa sua decisione almeno altri 400 lavoratori delle aziende dell’indotto ad essa collegate rischieranno il posto di lavoro.

La provincia di Asti, già duramente colpita dalla crisi del settore metalmeccanico non può permettersi di perdere ulteriori posti di lavoro.

La Fiom nazionale e la Fiom Piemonte , oltre a esprimere la più totale solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, ritengono indispensabile il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A tal fine la Fiom , insieme a Fim e Uilm nazionali, ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di convocare un incontro con l’azienda e le Organizzazioni sindacali territoriali e nazionali da effettuarsi in tempi rapidissimi.

La vicenda Arvin Meritor non può essere lasciata a se stessa, non si può consentire che le multinazionali continuino ad operare le loro scelte sulla spalle delle lavoratrici e dei lavoratori italiani.

 

Fiom-Cgil Nazionale

Fiom-Cgil Piemonte

 

 

Torino, 21 marzo 2005