Melfi è ferma: scioperano tutti. grande solidarietà in tutta Italia Dopo
le pesanti cariche della polizia della mattinata e un nuovo intervento
delle forze dell’ordine assolutamente ingiustificato, all’avvio del
turno pomeridiano, lo sciopero nello stabilimento di Melfi è totale. Nonostante
le intimidazioni e gli interventi repressivi solo poche decine di
persone, sopratutto quadri e dirigenti, sono entrate in tutta la
giornata nello stabilimento. La
produzione è quindi totalmente ferma. I lavoratori di Melfi hanno
rifiutato l’intimidazione e la pressione a tornare al lavoro, che sono
il vero scopo nell’intervento repressivo in corso, e continuano a
scioperare, praticamente tutti. Continua
il presidio davanti allo stabilimento di centinaia e centinaia di
lavoratori, mentre cresce in tutta Italia la solidarietà con i
lavoratori e la condanna del comportamento della Fiat e del Governo.
Delegazioni di lavoratori degli stabilimenti Fiat si stanno organizzando
o sono già partite per essere presenti di fronte alla fabbrica. In
tutta Italia si sono svolti scioperi che hanno coinvolto decine di
migliaia di lavoratori. Hanno scioperato centinaia di fabbriche nel
bresciano, nella provincia di Bologna, in Toscana, in Piemonte, a
Napoli. Manifestazione davanti alla Prefettura di Salerno. Scioperi fino
a due ore a Mirafiori e all’Iveco. La Power Train di Termoli
anch’essa ha scioperato, prima di venire messa in libertà, a sostegno
della lotta dei lavoratori di Melfi. Questi scioperi sono l’avvio di
un’intensa mobilitazione che porterà allo sciopero del 28 aprile, nel
quale sono previsti presidi e manifestazioni in tutta Italia. Rilevante
anche la solidarietà delle Camere del lavoro, delle altre categorie, di
Rsu, come quella del Comune di Firenze. Solidarietà è stata
manifestata dal Forum sociale europeo, da Attac, dall’Arci, da
Associazioni e movimenti della società civile. I capigruppo di tutti i
partiti dell’opposizione hanno sottoscritto alla Camera un importante
documento comune, nel quale si chiede conto al Governo degli incredibili
comportamenti repressivi. Il Presidente della Regione Basilicata è
intervenuto davanti allo stabilimento. La
Segreteria nazionale della Fiom valuta con grande soddisfazione la
continuità della lotta a Melfi e la diffusione della solidarietà in
tutta Italia. La Fiom rinnova la richiesta dell’apertura di un vero
negoziato che sanzioni una svolta nei comportamenti della Fiat e
riconosca ai lavoratori di Melfi la validità e la necessità delle loro
richieste. Fino a che non si realizzeranno le condizioni di questo
cambiamento la mobilitazione continuerà e non potrà essere certo
impedita da interventi autoritari e repressivi. La
Fiom rinnova l’appello alle istituzioni e alle forze politiche affinchè
si fermino gli attacchi delle forze dell’ordine contro i lavoratori in
sciopero. Quanto avvenuto a Melfi è indegno di un paese democratico. I
lavoratori di Melfi hanno sempre manifestato in maniera pacifica e non
violenta e sono stati brutalmente aggrediti. Questi comportamenti devono
cessare immediatamente e anche a Melfi deve essere ripristinata la
libertà sindacale garantita dalla Costituzione. segreteria nazionale
fiom Roma, 26 aprile 2004 |