Sciopero
nazionale di 4 ore di tutti i metalmeccanici il 28 aprile
La
Segreteria nazionale della Fiom, esprime indignazione e condanna per il
brutale intervento delle forze dell’ordine contro il presidio dei
lavoratori di Melfi in lotta. Le cariche della polizia sono state
assolutamente ingiustificate in quanto il presidio è sempre avvenuto
nel pieno e totale rispetto di tutto e di tutti. Anche in queste ore i
lavoratori hanno reagito semplicemente con forme di resistenza passiva. Ancora
più grave il fatto che l’intervento delle forze dell’ordine avviene
in una situazione di pressoché totale consenso dei lavoratori di Melfi
verso lo sciopero. In questi giorni ai cambi turno non si è mai
verificato alcun episodio che giustificasse minimamente l’intervento
delle forze dell’ordine. L’azione
repressiva ha in realtà lo scopo opposto a quello di garantire una
fantomatica libertà di lavoro. Essa ha lo scopo di intimidire i
lavoratori in lotta e di colpire il diritto costituzionale allo
sciopero. Tale
scelta è frutto della gravissima decisione della Fiat e del governo di
rispondere con la repressione alle rivendicazioni dei lavoratori di
Melfi. Questi lavoratori chiedono di migliorare condizioni di lavoro che
non hanno paragoni in Europa per la loro pesantezza. Chiedono di
perequare le loro paghe agli altri lavoratori del gruppo Fiat e di
uscire dal regime delle gabbie salariali. Chiedono la fine di un brutale
sistema di governo della organizzazione del lavoro, che in questi anni
ha portato a 9.000 provvedimenti disciplinari su 5.000 dipendenti
dell’azienda. A
queste sacrosante rivendicazioni la Fiat ha risposto con la chiusura più
totale, con la richiesta di sconfessione e di condanna della lotta, con
minacce e intimidazioni. Il governo, invece che svolgere un ruolo di
moderazione e mediazione rispetto al gravissimo comportamento
dell’azienda, ha scelto di cavalcarne le spinte più oltranziste. Quello
in atto a Melfi si configura quindi come un gravissimo attacco ai
diritti dei lavoratori, allo stesso principio costituzionale che
garantisce la libertà sindacale. La
Fiom chiede la cessazione degli interventi repressivi e l’apertura di
un negoziato tra le parti, che veda presenti e protagonisti i
rappresentanti dei lavoratori di Melfi. Solo un negoziato vero, che
registri la disponibilità dell’azienda a trattare sulle richieste dei
lavoratori, può permettere di affrontare positivamente la vertenza. Per
affermare questo principio, per solidarietà e sostegno alla lotta dei
lavoratori di Melfi, per affermare i diritti fondamentali dei
lavoratori, la segreteria nazionale della Fiom proclama per mercoledì
28 aprile, 4 ore di sciopero per tutti i metalmeccanici su tutto il
territorio nazionale. Durante lo sciopero le organizzazioni territoriali
della Fiom promuoveranno manifestazioni e presidi in ogni provincia. Lo
sciopero proclamato per martedì 27 per gli stabilimenti Fiat confluisce
nello sciopero generale della categoria. Fermate e assemblee saranno
realizzate in questi due giorni per rispondere all’attacco repressivo
e per organizzare la mobilitazione del 28. La
Fiom invita le proprie strutture ad organizzare la solidarietà e la
presenza nei prossimi giorni, a fianco dei lavoratori di Melfi che
continuano la lotta. Verrà lanciata una sottoscrizione di solidarietà.
La
Segreteria nazionale della Fiom chiede a tutta la società civile e ai
movimenti democratici di esprimere solidarietà ai lavoratori in lotta.
Chiede alle forze politiche e alle istituzioni, iniziative per fermare
il brutale tentativo della Fiat di negare le libertà sindacali e
affinché si ricostruiscano le condizioni per un vero negoziato. Segreteria nazionale Fiom Roma,
26 aprile 2004 |