Comunicato del coordinamento Eaton e della Segreteria nazionale Fiom: concludere rapidamente la vertenza, altrimenti ripartirà il conflitto

 

Lunedì 30 agosto 2004 si è riunito a Monfalcone il coordinamento nazionale del gruppo Eaton assieme alla Segreteria nazionale della Fiom.

È stata scelta la sede giuliana, perché proprio a Monfalcone prima del periodo feriale si è consumata una trattativa con Eaton, che il sindacato considerava importante e strategica per tutto il gruppo.

Con la mediazione della Presidenza della provincia si sono tenuti una serie di incontri che hanno visto il sindacato seriamente impegnato a ricercare un accordo sulle richieste del pre-contratto. Tali richieste sono state approvate con il referendum in tutti gli stabilimenti del Gruppo. La Fiom aveva deciso già a giugno, con il consenso dei lavoratori, di costruire con le altre organizzazioni una piattaforma comune, sulla base di precedenti importanti, quale l’accordo Fincantieri.

Incomprensibilmente Eaton, dopo aver dato la disponibilità a trovare una soluzione alla vertenza sulla linea di quella intesa, ha deciso di far naufragare il negoziato,assumendo atteggiamenti arroganti ed arrivando a pratiche anti sindacali. In fase di trattativa l’azienda ha minacciato che di fronte ad una sola ora di sciopero avrebbe chiuso lo stabilimento. È stato vietato l’ingresso in azienda alle segreterie provinciali di Fiom e Uilm, impedendo una riunione con la Rsu.

Il Coordinamento nazionale dei delegati della Fiom del gruppo Eaton ,unitamente alla Segreteria nazionale, chiede la fine dei comportamenti dell’azienda che colpiscono l’autonomia e la libertà sindacale e invita l’azienda stessa a giungere a una conclusione rapida e positiva della vertenza. Le esperienze di tante conclusioni, permettono di affermare che, se la Eaton supera pregiudiziali e tentativi di rivalsa, è possibile giungere ad un accordo condiviso dai lavoratori e da tutte le organizzazioni sindacali.

Si tratta di realizzare soluzioni normative in linea con quanto realizzato in centinaia e centinaia di accordi in tutto il Paese, in particolare su precarietà e flessibilità del lavoro. Per quanto riguarda il salario, le rivendicazioni dei lavoratori sono anch’esse in linea con moltissime intese già realizzate e non sono certo tali da mandare fuori mercato le aziende.

E’ poi necessario aprire un tavolo di confronto nazionale sulle politiche industriali ed occupazionali, slegato dalla vertenza in atto, dove l’azienda chiarisca al sindacato i programmi, i carichi di lavoro e la loro distribuzione.

La Fiom considera inaccettabile il tentativo di dividere i lavoratori, che l’Azienda ha cercato di praticare un pò in tutti gli stabilimenti del gruppo, attraverso minacce di redistribuzione dei carichi di lavoro e di ristrutturazioni.

E’ giunto il momento di concludere positivamente la vertenza Eaton e per questo il Coordinamento e la Segreteria nazionale della Fiom

 

proclamano 8 ore di sciopero da effettuarsi

entro la fine del mese di settembre,

se non si giungerà a una conclusione positiva della vertenza.

 

L’azienda ha dato disponibilità ad incontrare il sindacato alla presenza del Presidente della Provincia, a questo punto non c’è più tempo da perdere. E’ necessario chiudere le trattative per Monfalcone e aprire il negoziato per gli altri stabilimenti. Se non verrà manifestata una seria intenzione da parte dell’azienda di chiudere la vertenza, si darà corso ad una giornata di sciopero nazionale di tutto il gruppo. Le 8 ore di sciopero proclamate verranno effettuate con fermata totale della produzione in tutti gli stabilimenti e con manifestazioni e presidi territoriali, compreso lo sciopero provinciale a Gorizia.

Sta ora all’azienda decidere se confrontarsi sul serio, o andare allo scontro.

Il sindacato è determinato a portare a buon fine la vertenza e nei prossimi giorni si terranno assemblee in tutti gli stabilimenti per rilanciare in tutto il gruppo il negoziato.

 

Il Coordinamento nazionale EATON AUTOMOTIVE

Segreteria nazionale Fiom

 

Monfalcone, 31 agosto 2004