Per i diritti, per la dignità, per la democrazia La
Fiat ha risposto alla lotta di Melfi con un accordo separato che esclude la Fiom
e le rappresentanze sindacali di Fiat Sata e delle aziende dell’indotto. Le
lavoratrici e i lavoratori hanno risposto alla Fiat con la straordinaria
manifestazione di oggi alla quale hanno partecipato 10.000 persone. La
Fiat ha chiesto alla Fiom di sottoscrivere un documento di condanna delle lotte
che si sono sviluppate negli ultimi giorni. Vogliono l’umiliazione delle
lavoratrici e dei lavoratori che si sono ribellati alle insopportabili
condizioni di lavoro, ai 2.500 provvedimenti disciplinari nel corso di un anno,
a schemi di turno che prevedono 12 notti consecutive, ai livelli retributivi più
bassi di tutte le aziende dell’auto. Per
queste ragioni, da una settimana, l’intero sito industriale di Melfi è
bloccato perché presidiato dalle lavoratrici e dai lavoratori giorno e notte. La Fiat ha scelto la strada della provocazione e dell’arroganza. La
Fiat non vuole negoziare nulla, dalle condizioni di lavoro alle prospettive del
settore dell’auto. Le
lavoratrici e i lavoratori hanno scelto la strada della dignità, della
democrazia, della solidarietà.
Melfi,
24 aprile 2004 |