Coordinamento Case-New Holland e seminario Magneti Marelli Il 17 e 18 u.s. si è tenuto a Bologna (Ca’ Vecchia) il seminario di Magneti Marelli e Case New Holland sul Tmc2 e sull’organizzazione del lavoro. Viste le richieste che la Fiat, nelle varie società, sta portando avanti con la volontà di introdurre il Tmc2 nei vari stabilimenti delle sue società, nel caso specifico a Jesi. Le conclusioni dei lavori del seminario hanno messo in evidenza la necessità di riprendere una discussione contrattuale con Case New Holland e Magneti Marelli sui temi dell’organizzazione del lavoro e sulla necessità di una verifica delle politiche industriali in questo momento di gravi tensioni finanziarie e produttive del gruppo Fiat. Nel caso specifico non si può tollerare che a fronte delle richieste di sabati e straordinari a Jesi ci sia la concomitante richiesta di esuberi per lo stabilimento di Lecce, che porterebbe la forza lavoro ad un ridimensionamento insopportabile per quella realtà. Per questo motivo siamo contrari a ipotesi di qualsivoglia mobilità nello stabilimento di Lecce, che non corrisponda ad un identico livello di assunzione di forza lavoro con nuove iniziative industriali per questo stabilimento. Inoltre, si è messo in evidenza la necessità di riprendere un’iniziativa specifica rivendicativa che ritorni a contrattare le professionalità acquisite dai lavoratori ma non riconosciute dalle aziende, e quindi sfruttate dalle stesse, senza i riconoscimenti professionali, dal III al VII livello. Cambiare la logica della concertazione che, in quest’ultimo periodo ha pagato solo per le aziende, in una di contrattazione rivendicativa, che permetta di riaffermare le necessità di conquistare i diritti per i lavoratori. Diventa, perciò,
indispensabile in questa ottica lanciare all’interno delle due società la
richiesta dei pre-contratti inseriti all’interno della vertenza del gruppo
Fiat, che permettono di recuperare: a)
un aumento salariale pari a 135 euro per tutti i lavoratori; b)
la tutela dei lavoratori atipici così come nelle richieste della
piattaforma contrattuale Fiom; c)
per gli orari di lavoro la riconferma della normativa del contratto del
1999 oltre alla verifica, nelle singole società, delle anomalie esistenti in
materia di turnistica e di aggravio degli orari, che in questi anni le aziende
hanno realizzato con una richiesta di loro modifica; d)
l’impegno nelle varie aziende a riattivarsi per la riapertura di un
tavolo nazionale contrattuale e, nello specifico, di un tavolo per la vertenza
Fiat; perché i vari piani fin qui presentati sono una pura e semplice
registrazione delle espulsioni di forza lavoro, buon ultimo il cosiddetto
“piano Morchio”. Su
questi temi chiediamo, così come convenuto nel Comitato Centrale della Fiom, il
passaggio democratico di tutti i lavoratori, sia in approvazione di apertura
della vertenza che a conclusione della stessa E’
evidente che qualsiasi richiesta di prestazione di lavoro straordinario è da
ritenersi inammissibile e inaccettabile, visto lo stato di agitazione che
consegue con la non chiusura del Contratto nazionale di lavoro e, per il gruppo
Fiat, la non chiusura della vertenza aziendale. Fiom nazionale Il
coordinamento nazionale Case New Holland e Magneti Marelli Roma, 21 luglio 2003 |