Fiat Sata di Melfi. La gravissima situazione dello stabilimento denunciata in un volantino della Fiom Potenza Di seguito riportiamo il testo del volantino di denuncia che la Fiom di Potenza ha diffuso per illustrare la gravissima situazione esistente alla Fiat Sata di Melfi. Come
a Voi noto nei giorni scorsi, a seguito dell’ingiustificato licenziamento del
delegato Fiom Tonino Innocenti la scrivente, nel rispetto delle norme di legge e
di contratto ha dichiarato lo sciopero nell’unità verniciatura al quale hanno
aderito tutti coloro che, nel pieno della propria coscienza e libertà, hanno
condiviso la ragione dello sciopero. Come
avvenuto in altre occasioni, c’è stato da parte di Vs responsabili un
atteggiamento tendente a intimidire i lavoratori con forme velate e minacciose. L’epilogo
è stato l’adozione di contestazioni a diversi lavoratori che hanno aderito
allo sciopero. In alcuni casi un G.O., il cui nome ci riserviamo di fornire alle autorità competenti, ha espressamente detto ai lavoratori/trici: ”se
la giustifica avviene senza l’assistenza di delegati Fiom il provvedimento non
lo adotteremo”. E
ancora, rivolgendosi sempre ai lavoratori: “cosa
importa a te di Innocenti, sarebbe stato meglio per te non scioperare”. Infine,
cosa ancora più grave, un delegato è stato minacciato da un “repo” con la
seguente frase: “vi
faremo fare a tutti la fine di Innocenti”. Come
si può evincere, non siamo in presenza di una normale dialettica sindacale, ma,
da parte Vostra, a un esplicito atteggiamento intimidatorio e repressivo
verso i delegati della Fiom e i lavoratori che liberamente esercitano il
diritto di sciopero per affermare la libertà e i diritti sul posto di lavoro. Agli
organi ispettivi, per le proprie competenze, chiediamo l’apertura di una
indagine sull’atteggiamento qui denunciato al fine di fermare questi
atteggiamenti repressivi per ricondurre nella normale dialettica le relazioni
sindacali finalizzate ad affrontare e risolvere i problemi dei lavoratori. Fiom-Cgil
Potenza Potenza, 20 febbraio 2003 Come
potete leggere, i livelli di intimidazione e di violenza nei confronti dei
lavoratori e delegati della Fiom della Sata hanno raggiunto livelli, che
paragonare agli anni 50, è purtroppo molto facile. Questa è
la democrazia e la partecipazione che la Fiat mette in atto. La concertazione è
diventata una parola che suona: “o fai quello che ti dico o ti licenzio”. A
fronte di questi episodi, a maggior
ragione il coordinamento Fiom Fiat si terrà a Melfi nella prossima settimana,
per dare una risposta complessiva a un’azienda che vuol distruggere, anche
fisicamente, chi rifiuta la sua inaudita arroganza e prepotenza. Lello Raffo - Coordinatore nazionale auto della Fiom-Cgil
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