SCM: Quando si usano le BR in famiglia... dichiarazione di Sergio Bellavita, Segretario nazionale Fiom-Cgil
Se non fosse appurata dalla magistratura la notizia sarebbe incredibile. Nel 2009, nel corso della vertenza sindacale contro la pesantissima ristrutturazione decisa dal gruppo SCM, azienda leader mondiale nel settore macchine utensili con sede principale a Rimini, si scatenò una campagna vergognosa contro la Fiom dopo che alla proprietà giunse una lettera da parte di sedicenti “Brigate Rosse” con esplicite minacce di morte. La nostra Organizzazione Sindacale fu scandalosamente tacciata anche da altri sindacati di fomentare il terrorismo perché agiva il conflitto. Ora veniamo a conoscenza che quelle missive targate Brigate Rosse provenivano dall'interno della famiglia Gemmani stessa ed in particolare dal marito di Linda Gemmani azionista di rilievo del gruppo. Non siamo ovviamente in grado di conoscere le ragioni per le quali un marito invia alla moglie, proprietaria di un'azienda attraversata da una pesante vertenza sindacale, una lettera con minacce di morte firmandosi “Brigate Rosse”, quello che possiamo dire con certezza è che troppo spesso la categoria del terrorismo viene agita contro chi difende i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Roma, 14 gennaio 2011 |