Eaton: un futuro per tutti
Si è svolta il 2 dicembre 2008 una riunione delle Rsu e delle strutture Fiom sulla situazione del gruppo Eaton in Italia. Alla riunione, tenutasi a Massa in segno di solidarietà con i lavoratori di uno stabilimento che l’azienda intende chiudere, ha partecipato la Segreteria nazionale della Fiom. Il quadro emerso nel corso della riunione è particolarmente allarmante. Insieme alla decisione di chiudere il sito di Massa, l’azienda sta facendo un ricorso molto consistente alla cassa integrazione nei siti produttivi di Monfalcone e Bosconero, in un contesto nel quale non è da escludere la possibilità che Eaton ricorra in futuro ad altre e più traumatiche misure sui volumi e sugli organici. Siamo, in sostanza, di fronte ad una situazione di crisi di tutta la Eaton in Italia. Secondo la Fiom, questa crisi va affrontata nel suo complesso ad un tavolo che consenta di individuare gli strumenti di gestione idonei a fornire risposte e prospettive per tutti i lavoratori e per tutti gli stabilimenti Eaton in Italia. La Fiom chiede con forza l’avvio di un tavolo nazionale su Eaton e si oppone alla volontà aziendale di negare questa opportunità e di continuare a gestire separatamente le singole situazioni di crisi. Ciò crea dannose contrapposizioni tra gli stabilimenti secondo una logica che nel passato ha già provocato conseguenze pesanti, a partire dalla costante riduzione degli organici negli ultimi anni e dalla recente chiusura dello stabilimento di Rivarolo. La Fiom esprime l’auspicio che su questa posizione si registri la convergenza dell’insieme delle organizzazioni sindacali, per costruire un comune fronte contro le scelte dell’azienda, che vanno contrastate senza sottovalutazioni e acquiescenza. In particolare, la Fiom chiede che l’azienda presenti un piano industriale con nuovi investimenti e con missioni produttive di carattere strategico per Monfalcone e Bosconero, avendo chiaro che in assenza di ciò il futuro di entrambi gli stabilimenti potrà presentare pesanti incognite. In questa ottica, la soluzione positiva della vicenda di Massa è condizione essenziale anche per gli altri siti. La Fiom resta convinta della necessità che Eaton sia direttamente impegnata ad assicurare un futuro di lavoro industriale e di qualità nel sito di Massa, in un percorso condiviso con il governo e gli Enti locali oltreché con il sindacato, a partire da una disponibilità immediata e senza vincoli sulle aree. A queste condizioni, aggiunte alla certezza della reindustrializzazione e della prospettiva di lavoro per tutti i dipendenti dello stabilimento di Massa, è possibile ipotizzare una soluzione condivisa dei problemi, con strumenti che riguardino l’insieme del gruppo. La Fiom conferma la propria indisponibilità alla firma di intese che prevedano chiusure di stabilimenti senza prospettive certe e garantite per i lavoratori e senza le conseguenti assunzioni di responsabilità da parte dell’azienda. La Fiom si impegna ad attivare da subito una iniziativa di informazione e di sensibilizzazione in tutti gli stabilimenti del gruppo Eaton e a mettere in campo tutte le iniziative a sostegno delle proprie posizioni e della necessità di assicurare un futuro a tutti lavoratori e a tutti i siti in Italia.
Segreteria nazionale Fiom Coordinamento nazionale Fiom Eaton Roma, 3 dicembre 2008 |