Soddisfazione per il risultato del referendum sull'accordo alla Brembo

 

L'ipotesi è stata siglata il 14 luglio e giunge a conclusione di una vicenda, quella del rinnovo del Contratto aziendale, che, attraversando tutto il 2009 con continui ricorsi alla Cassa integrazione nei vari stabilimenti del Gruppo, ha avuto anche aspri momenti di scontro.

Nel corso delle trattative infatti c'è stato anche una fase in cui la Direzione aveva consegnato alle Organizzazioni Sindacali e alla R.S.U. Una proposta “ultimativa”. Per smuovere tale posizione si è fatto ricorso alle iniziative di sciopero che hanno visto una partecipazione storica dei siti produttivi.

Sicuramente va ascritto a quel livello di mobilitazione il risultato che ha portato all'ipotesi di accordo che ha avuto l'approvazione dell'81% dei lavoratori votanti con una partecipazione al voto su tutto il gruppo superiore al 76 % dei presenti in fabbrica che sale all' 83 % se misurata solo sui siti produttivi.

Certamente incoraggiante per noi che abbiamo visto una grande generosità dei nostri delegati presenti in fabbrica con la partecipazione per oltre un mese e mezzo ai picchetti del sabato mattina e delle giornate di sciopero.

AI LAVORATORI ABBIAMO DETTO CHIARO CHE NON TUTTE LE ASPETTATIVE SONO STATE SODDISFATTE DAL RISULTATO OTTENUTO.

Nessun trionfalismo ma sicuramente un bilancio positivo dell'esito della vicenda.
 

CONTENUTI IN SINTESI

Si rafforzano nell'accordo le parti del salario certo sui diversi parametri del Premio di Risultato si incrementa a regime di circa 800 € il valore del PDR, inoltre si estendono i diritti individuali per le persone che devono portare i figli a carico con 2 permessi annui pagati per le visite documentate.

Si estende la durata del bacino a cui accedono tutti i lavoratori precari che hanno lavorato in Brembo. Si effettua 2 volte l'anno il confronto con la RSU per la conferma dei lavoratori oggi a tempo determinato con la trasformazione del contratto a tempo indeterminato .Si assumono da parte della Direzione impegni temporali precisi per la realizzazione di miglioria ambientali degli stabilimenti del gruppo in cui vi è maggiore urgenza di intervento.

La valutazione positiva, ripetiamo non trionfalistica, matura proprio in considerazione della partecipazione delle lavoratrici e die lavoratori nei passaggi di discussione e di lotta, che a nostro modo di vedere è alla base anche del risultato del referendum.

 

FIOM CGIL Bergamo

Bergamo, 29 luglio 2010