Bosch. Comunicato sindacale Mercoledì 11 marzo 2009 si è tenuto a Roma un incontro tra la Direzione di Bosch Italia, allargata alle Direzioni di Bari e Modena, e una delegazione sindacale composta dalle Segreterie nazionali Fim-Fiom-Uilm, dalle Rsu e dalle strutture territoriali interessate. L’incontro, svoltosi su richiesta delle organizzazioni sindacali, ha avuto come oggetto l’esame della situazione complessiva del gruppo Bosch in Italia, l’andamento attuale e le prospettive delle diverse divisioni. Il gruppo Bosch conta in Italia circa 5.500 addetti distribuiti in diversi siti tra Puglia, Lombardia, Emilia Romagna principalmente nei settori della componentistica automotive e della oleodinamica, a cui si aggiungono le recenti acquisizioni in provincia di Udine nel settore utensili. Dall’incontro è emerso un quadro che suscita preoccupazioni per la fase contingente (che vede, a causa della grave situazione di crisi, il ricorso alla cassa integrazione in pressoché tutte le realtà del gruppo) e per le prospettive future, con segnali particolarmente negativi per le attività legate alle pompe diesel e ai sistemi frenanti. Secondo l’azienda, le difficoltà connesse alla crisi generalizzata di tutto il comparto automotive potranno comportare la necessità di ulteriori riduzioni tanto sui volumi produttivi quanto sui livelli occupazionali, da affrontare e discutere in sede locale, valutando l’utilizzazione di ammortizzatori sociali diversi dalla cassa integrazione ordinaria. Le organizzazioni sindacali hanno precisato come non siano percorribili soluzioni che prevedano licenziamenti e il ridimensionamento degli organici e come la discussione non possa prescindere dalla presentazione di un piano di investimenti e di scelte industriali in grado di assicurare una missione certa e un futuro per tutti gli stabilimenti italiani del gruppo Bosch, a tutti i lavoratori e alle lavoratrici. Al termine dell’incontro, si è convenuto di fissare il prima possibile una nuova riunione di livello nazionale, per continuare l’esame della situazione e per valutare – considerata l’importanza e il valore della presenza Bosch nel nostro Paese – la possibilità di definire un adeguato e strutturato sistema di relazioni industriali. Sistema di relazioni che la Fiom considera di particolare importanza, anche per il necessario coordinamento delle politiche e delle iniziative sindacali nell’insieme del gruppo e non più soltanto per singoli siti. A tal fine e per dare maggiore incisività all’azione sindacale, abbiamo ribadito la proposta di costituire, fermo restando le prerogative delle strutture territoriali e delle Rsu in ogni sito, il coordinamento nazionale unitario Fim, Fiom, Uilm, più che mai necessario di fronte all’incalzare della crisi in atto.
Segreteria nazionale Fiom-Cgil Coordinamento Rsu Fiom Bosch Italia
Roma, 17 marzo 2009 |