COMUNICATO FIOM TORINO

  
 
Incendio distrugge stabilimento a Scarmagno 

 

La Fiom-Cgil rende noto che nel pomeriggio di ieri, martedì 19 marzo, è divampato un incendio a Scarmagno che ha distrutto uno dei capannoni dell'area industriale. L'incendio, a questa mattina, non è ancora stato spento.

Il capannone bruciato, che fa parte di un'area dove un tempo venivano prodotti i personal computer Olivetti e in cui lavoravano quasi 7.000 persone, ospitava 4 aziende: la Celltel (216 dipendenti), che si occupa di riparazione di telefonini e come clienti ha Telecom, Olivetti, Fastweb, Mediaset, Poste Italiane; la Innovis (167 dipendenti), che svolge attività di back office per Telecom; la Wirelab (42 dipendenti), che costruisce e ripara piastre elettroniche per la telefonia pubblica; Comdata (250 dipendenti) che cura il call center del servizio 187 di Telecom.

A causa dell'incendio, che per fortuna non ha visto coinvolte persone, tutti i lavoratori sono stati lasciati a casa. Nell'area industriale, oltre al capannone distrutto, si trovano altre tre strutture, tutte di proprietà della Pirelli, di cui una uguale a quella bruciata e ad oggi vuota.

Questa mattina, centinaia di lavoratori si sono ritrovati spontaneamente nel piazzale antistante lo stabilimento per un'assemblea a cui hanno partecipato le diverse organizzazioni sindacali. Oggi pomeriggio è in programma un incontro con le aziende coinvolte per capire come tutelare i lavoratori, attraverso la cassa integrazione. Domani, si svolgerà un'altra assemblea dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento mentre venerdì si terrà un incontro istituzionale al Comune di Ivrea cui parteciperanno i sindaci del territorio e esponenti della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Siamo di fronte a una tragedia, dove per puro caso non ci sono state vittime, che colpisce lavoratori già provati dallo smantellamento dell'Olivetti. Occorre quindi una puntuale verifica delle eventuali responsabilità perché con la vita delle persone non si può scherzare, così come bisogna evitare che qualcuno possa approfittare di quanto è successo per cancellare altri posti di lavoro in un territorio già martoriato dalla crisi».

Lino Malerba, della Fiom-Cgil di Ivrea, dichiara: «Dall'assemblea di oggi è emersa la volontà e la determinazione dei lavoratori per la ricostruzione dei posti di lavoro. La ricostruzione è possibile a patto che sia la volontà delle aziende, dei loro clienti, e soprattutto il supporto da parte delle istituzioni. Questo territorio non può sopportare un'altra perdita di aziende e di lavoro».

Ufficio stampa Fiom Torino

Roma, 19 marzo 2013