Comunicato sindacale del Gruppo Vitrociset (Eda)

 

Il 22 aprile 2008 si è svolto l’incontro con i responsabili del Gruppo VITROCISET (EDA) e le OO.SS. nazionali e territoriali Fim-Fiom-Uilm.

L’Azienda ha precisato che l’attività industriale e finanziaria di Vitrociset è positiva. Dopo l’approvazione di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, previsto per il 7 maggio prossimo, si terrà un incontro con il Coordinamento nazionale sui dati di chiusura Bilancio 2007 e previsioni Budget 2008.

Le Segreterie nazionali hanno chiesto all’Azienda di fare il punto sull’acquisizione di Eda e sulle prospettive occupazionali dei lavoratori interessati.  

Il Presidente ed il Direttore Generale hanno riconfermato che la scelta di acquisire Eda è una scelta industriale finalizzata al consolidamento e allo sviluppo delle attività industriali di Eda, nonché di tutto il Gruppo Vitrociset.

L’attuale fase di gestione transitoria dell’affitto di Eda è difficoltosa e molto costosa per Vitrociset a causa della precaria situazione in cui Eda era arrivata al 31 dicembre del 2007.

La precedente gestione infatti ha lasciato EDA:

  • senza sistemi informatici;
  • senza i cedolini paga dei lavoratori;
  • senza le retribuzioni di novembre e dicembre 2007, nonché della 13a mensilità;
  • senza i riscontri di attività svolte per fatture emesse;
  • senza il 17% dei contratti sospesi, con un valore di fatturato aziendale pari al 48%;
  • senza il 23% di contratti annullati dai clienti, per un valore di fatturato pari al 27%, creando una situazione di alto rischio per EDA e per i lavoratori.

Inoltre il Consiglio di Stato ha emesso un parere nel quale la Pubblica Amministrazione non può affidare i contratti ad aziende in regime di fallimento. Ciò ha determinato la rescissione automatica di tutti i contratti EDA con la P.A., ed ha costretto Vitrociset a rinnovare i contratti a suo nome.

Questo parere del Consiglio di Stato è in contraddizione con lo spirito della legge che regola i fallimenti aziendali che ha come obiettivo di salvaguardare l’attività industriale ed i livelli occupazionali.

A questo vanno aggiunte le spese sfarzose del vecchio gruppo dirigente per sedi di rappresentanza vistose e “costose” (il solo affitto di via Galbani a Roma, con spazi non utilizzati, viene a costare all’Azienda 140.000 di € al mese!).

I lavoratori occupati in Eda, al 31 marzo 2008, sono 387.

L’Azienda, al fine di consolidare l’attività industriale ed occupazionale di Eda, ha messo in essere un nuovo sistema informatico, ha ricostruito i cedolini paga dei lavoratori, sta facendo trattative con gli Enti per acquisire i contratti persi (fermo restando che ci sono alcuni importanti comuni della Lombardia, Puglia e Molise, che preferiscono affidare ad altri le attività industriali).

Inoltre, si è reso necessario il trasferimento dei dipendenti di Roma da Via Galbani a Via Tiburtina, per ridurre i costi di gestione, dove i lavoratori lavoreranno in autonomia solo sulle attività di Eda; non viene così compromesso quanto scritto nel contratto di affitto redatto dal Giudice fallimentare, delegato dal Tribunale.

Fim-Fiom-Uilm hanno inviato una richiesta di incontro urgente sia al Magistrato incaricato, sia al nuovo curatore fallimentare, affinché si accelerino i tempi per l’acquisto di Eda da parte di Vitrociset per dare certezza occupazionale ai lavoratori che già da troppo tempo vivono nell’insicurezza del loro posto di lavoro.

Contemporaneamente è stato richiesto a Vitrociset un piano industriale che espliciti come le sinergie positive, derivate dall’acquisizione di Eda, si traducano in consolidamento e sviluppo dell’intero gruppo Vitrociset.

Nei prossimi giorni si terranno assemblee informative sulla situazione sopra descritta e sugli eventuali nuovi sviluppi di Vitrociset e Eda.

 

FIM-FIOM-UILM Nazionali

FIM-FIOM-UILM Territoriali

 

Roma, 23 aprile 2008