Dichiarazione di Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil sulla vertenza Vitrociset

 

La mobilitazione dei lavoratori della Vitrociset, il grande successo dello sciopero di 8 ore, le iniziative senza precedenti dello sciopero della fame di alcuni lavoratori e delegati, hanno per la prima volta dato il senso della gravità di quanto avviene nel gruppo e fermato l’arroganza dell’azienda, ma tutto può ancora accadere.

I licenziamenti sono e restano privi di qualsiasi motivazione giuridica e produttiva. Essi fanno parte di un disegno della proprietà dell’azienda di mettersi sul mercato e di farne pagare ai lavoratori i costi. Per questo è giunto il momento della chiarezza. All’azienda chiediamo il ritiro definitivo delle procedure di licenziamento e l’apertura di un confronto su tutte le prospettive produttive e occupazionali e sulle relazioni sindacali, da tempo compromesse da continue decisioni unilaterali dell’azienda che hanno leso molti diritti dei lavoratori. Al Governo chiediamo finalmente l’apertura di un tavolo per discutere del futuro di un’azienda che organizza un servizio pubblico di valore strategico.

L’incontro del 7 novembre dovrà vedere quindi l’azienda e il Governo disponibili a discutere e a impegnarsi sul futuro, togliendo di mezzo l’attacco all’occupazione e ai diritti dei lavoratori. Se non sarà così la lotta continuerà senza escludere nessuna forma di mobilitazione.

Fiom nazionale

Roma, 27 ottobre 2005