Comunicato sindacale

 

Il Coordinamento nazionale del Gruppo Vitrociset respinge con forza l’avvio della procedura di mobilità per 150 lavoratori (licenziamento collettivo), deciso dall’azienda, nonché la disdetta, avviata il 31 agosto 2005, degli accordi aziendali relativi gli istituti salariali e normativi e il tentativo di modificare unilateralmente gli orari di lavoro.

Tali decisioni sono discutibili anche sul piano giuridico, considerati i bilanci positivi dell’azienda negli ultimi anni, confermati anche nelle previsioni di chiusura dell’esercizio 2005, oltre che per le motivazioni ingiustificate nella premessa della procedura di mobilità avviata.

Il Gruppo dirigente Vitrociset, capitanato dall’azionista di maggioranza (vedova Crociani), con la scelta del taglio occupazionale e dei salari pensa evidentemente di ottenere maggiori ritorni economico-finanziari a fronte della trattativa in corso con Enav e Fondo Clessidra.

Per quanto riguarda il futuro assetto societario della società Vitrociset, Fim, Fiom e Uilm rivendicano il diritto ad affrontare preventivamente le scelte strategiche e industriali, con le conseguenti garanzie occupazionali per i lavoratori di tutti i siti produttivi del Gruppo.

A fronte delle scelte unilaterali dell’azienda, che puntano a licenziare 150 lavoratori e a ridurre il salario, unite alla mancanza di un adeguato tavolo di confronto istituzionale sul futuro industriale ed occupazionale di Vitrociset, il Coordinamento dichiara lo stato di mobilitazione e di lotta di tutto il Gruppo.

A partire dalla prossima settimana, si terranno le assemblee in tutti i luoghi di lavoro per decidere iniziative incisive di lotta, compresa una manifestazione nazionale da tenersi entro la fine del mese di settembre.

Tali decisioni saranno discusse nel prossimo Coordinamento, convocato per il 16 settembre, che sarà chiamato anche a fare il punto sulla situazione Vitrociset nel suo complesso.

 

Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm

Roma, 1 settembre 2005