Simav: l’azienda vuole davvero risolvere i problemi?
Come concordato al termine dell’incontro del 18 febbraio scorso, il 2 e 3 marzo si è svolto un incontro tra Fim, Fiom e Uilm nazionali, il Coordinamento nazionale Simav e la Direzione aziendale, che era stato fissato per un approfondimento sulle criticità nell’andamento di Simav evidenziate dall’Amministratore delegato nell’incontro del 18 febbraio e aprire un negoziato finalizzato a ricercare idonee soluzioni alle problematiche emerse. Nella documentazione presentata dall’azienda in apertura dell’incontro, oltre ad uno schema sommario e limitato alle criticità su alcune commesse e alla necessità di aprire una procedura di mobilità per 25 persone, l’azienda, unitamente alla capogruppo Siram, riproponeva alle OO.SS. l’eliminazione della 14° mensilità per i neoassunti, aggiungendo inoltre:
Le richieste aziendali sono state respinte dalle OO.SS., che hanno invece sollecitato le informazioni richieste nell’incontro precedente e ribadito che un intervento complessivo doveva comprendere l’eliminazione degli sprechi, una riduzione dei costi per le consulenze ed un percorso concreto di superamento delle numerose inefficienze gestionali ed organizzative, in quanto le sole misure proposte dall’azienda non avrebbero contribuito in modo sostanziale ad un consolidamento e rilancio di Simav, ma solamente penalizzato le lavoratrici ed i lavoratori. L’azienda e la capogruppo Siram hanno alla fine spiegato che nel 2009 Siram intende condurre un’analisi sulle aziende acquisite per valutare come configurare il proprio assetto societario per quanto riguarda il polo delle attività legate all’industria e che in vista di quella valutazione, in sostanza era necessaria una riduzione dei costi ed in particolare del costo del lavoro, anche attraverso una modifica peggiorativa dei trattamenti economici e normativi in essere in Simav. In sostanza è stato chiesto alle OO.SS. che a fronte di un progetto non ancora definito, né per quanto riguarda gli assetti societari, né tanto meno per quanto riguarda le reali prospettive industriali, si dichiarino disponibili a modificare le condizioni contrattuali esistenti. Le OO.SS. ed il Coordinamento hanno invece risposto confermando la disponibilità a discutere dei problemi reali di Simav, anche attraverso lo strumento di una procedura di mobilità volontaria ed incentivata, l’introduzione di un regime di lavoro turni legato a un sistema di regole ed a maggiorazioni e hanno inoltre richiesto di aprire una seria discussione sull’armonizzazione dei trattamenti, dato che l’azienda ha impropriamente introdotto questo argomento – tutt’ora oggetto di discussione in sede di commissione - proponendo l’eliminazione dei trattamenti di miglior favore. Le OO.SS. ed il Coordinamento hanno inoltre dichiarato di non essere insensibili rispetto alle problematiche legate ad un diverso assetto del “polo industriale” di Siram, ma che di questo argomento sarà possibile discutere solo a fronte di un progetto chiaro e sostenuto da un piano industriale. Al termine della discussione, le parti hanno confermato di incontrarsi nuovamente il 9 marzo. Le OO.SS. ed il Coordinamento ribadiscono che nell’ambito di tale incontro è necessario affrontare in modo serio e compiuto di come affrontare e risolvere in tempi rapidi i problemi veri di Simav, perché possa consolidarsi come soggetto industriale all’interno di un grande gruppo come Siram. Sta ora all’azienda dare prova di altrettanto senso di responsabilità dimostrando di essere pronta e preparata a questa discussione, senza dilatare i tempi introducendo impropriamente altri argomenti.
Fim, Fiom, Uilm nazionali Coordinamento nazionale Simav
Roma, 4 marzo 2009 |