AVIO: parte il percorso di costruzione dell’integrativo

 

Essendo scaduto lo scorso dicembre l’accordo integrativo di gruppo, la Fiom nel Coordinamento nazionale del 23 marzo ’11 ha deciso di iniziare un percorso per la costruzione della piattaforma rivendicativa.

Mai come in questa fase, diventa necessario che la nostra organizzazione si attivi a tutti i livelli per costruire dal basso, cioè con i lavoratori, le richieste dell’integrativo.

Dopo la cessione ai fondi di Avio,la crisi economica ed industriale,l’accordo confederale di Cisl e Uil sul modello contrattuale, il contratto separato dei Metalmeccanici e tutta la vicenda Fiat, i diritti e le condizioni dei lavoratori rischiano di essere compromessi ed il lavoro circoscritto a mero strumento aziendale.

Il Coordinamento nazionale Fiom di Avio considera l’apertura della contrattazione del integrativo un’occasione per rafforzare i diritti dei lavoratori e per ridistribuire in maniera equilibrata la ricchezza. A tal proposito propone una serie di argomenti di discussione da valutare ed approfondire negli stabilimenti.

  1. Avio deve concordare con le organizzazioni sindacali un piano industriale che garantisca uno sviluppo equilibrato di tutti i siti nazionali, per la Fiom è elemento di preoccupazione che dopo parecchi mesi non sia stata nominata la figura dell’amministratore delegato. Nel piano dovrà essere specificato come l’azienda affronta il mercato, quali sono gli investimenti per prodotto e per processo in tutti gli stabilimenti, difendendo e rilanciando la produzione in Italia.

  1. Sugli aspetti occupazionali, dopo le esperienze del passato, và definito un percorso per la stabilizzazione dei lavoratori precari, indicando un tempo massimo di 18 mesi per l’assunzione a tempo indeterminato ed un tetto per l’utilizzo di contratti atipici. Riteniamo importante anche che venga definita una commissione di verifica con le Rsu a livello di stabilimento su questi temi, con lo scopo di garantire lavoro di qualità e riduzione della precarietà.

  1. Sul premio di risultato vanno definiti degli indicatori chiari e verificabili anche dai lavoratori, che producano delle ricadute omogenee per tutti. Non è più sostenibile che permangano diversità di erogazione tra reparti come è successo sino ad oggi, con la penalizzazione di fette importanti di lavoratori. Ci deve essere un aumento sostanzioso del PdR e della quota consolidata dal recupero di efficienza degli anni passati, da tradurre in una quattordicesima mensilità, codificata in tutti i siti.

  1. Il Coordinamento ha indicato anche un’altra serie di questioni da affrontare: tutela dei lavoratori colpiti da malattie gravi, omogeneizzazione dei permessi per visite specialistiche che possano anche essere agganciati ad altri tipi di permessi e/o ferie, definizione delle pause mensa a livello di sito in modo da agevolare i lavoratori nelle uscite dai turni, definizione di un osservatorio sulle pari opportunità in grado di monitorare a cadenza definita il rispetto delle condizioni di genere.

Quanto sopra è da considerarsi una bozza utile alla discussione da iniziare nelle Rsu e con i lavoratori.

Il Coordinamento nazionale Fiom auspica che si possa arrivare ad una piattaforma unitaria con le altre organizzazioni sindacali come già successo in passato.

La Fiom ritiene comunque imprescindibile che alla definizione della piattaforma, questa verrà considerata valida solo dopo essere stata sottoposta a referendum. Alla fine del negoziato, l’eventuale ipotesi di accordo vedrà lo stesso percorso, cioè il voto vincolante di tutti i lavoratori.

Avio è una grande risorsa industriale e occupazionale del nostro Paese, la Fiom ritiene che la contrattazione dell’integrativo possa rappresentare anche uno strumento di rafforzamento dell’impresa oltre che delle condizioni dei lavoratori, sta a noi costruire una piattaforma che risponda alle esigenze delle donne e degli uomini che in Avio quotidianamente si mettono in gioco per costruire il futuro.

 

Il coordinamento nazionale Fiom Avio


Roma, 28 marzo 2011